Antonio Lubrano nel sabato di PulciNellaMente

di Redazione

 SANT’ARPINO. Si avvicina il gran finale della 15esima edizione della rassegna nazionale di Teatro Scuola PulciNellaMente.

Ed in vista della cerimonia di premiazione di domenica mattina, vero e proprio momento clou della kermesse atellana, iniziano ad arrivare gli ospiti di prestigio. Già nella mattinata di sabato, infatti, sarà a Sant’Arpino un vero e proprio amico di PulciNellaMente: Antonio Lubrano. Il grande giornalista e conduttore televisivo dallo scorso anno è a tutti gli effetti un consulente della più prestigiosa rassegna nazionale di Teatro Scuola, tanto che in concomitanza con questa XV edizione ha lanciato un progetto editoriale.

Si intitola “Parola Mia, giuro” il volumetto che Lubrano e PulciNellaMente hanno dedicato alla “riscoperta” del Dizionario. Attraverso una piccola commedia dedicata ai ragazzi si invogliano i più giovani a riavvicinarsi a questo preziosissimo libro che a prima vista può apparire demodé.

E nel raccontare il suo innamoramento di PulciNellaMente, Lubrano narra di essere rimasto “colpito dal logo di Dario Fo, col suo richiamo alle maschere. Poi quel gioco delle maiuscole e delle minuscole nel nome del premio. Ho pensato alla bellezza della sfida: se il teatro è una emozione, se è lo specchio della realtà, se è parola, mi piace l’idea che l’emozione, lo specchio, la parola diventino altrettante pulci nella mente dei ragazzi. Pulci stimolanti per capire il valore della finzione nel mondo in cui si apprestano a crescere. Mi ha colpito anche la telefonata di Elpidio Iorio, per me fino all’altro ieri uno sconosciuto, che presentandomi la rassegna nazionale del teatro-scuola ha usato con semplicità, senza retorica voglio dire, la parola ‘riscatto’. Ossia una iniziativa culturale che si contrappone alla malavita organizzata, costante tormento del territorio campano, e che si riallaccia però con orgoglio alla tradizione delle atellane. Be’, io che sono nato a Procida e che devo tutto alla mia educazione napoletana, d’istinto ho risposto subito sì. Nel senso che mi è parso naturale aderire, dopo il premio (attribuitomi l’anno scorso), alla proposta di collaborare come consulente della rassegna teatrale. Cominciando proprio dalla quindicesima edizione. E adesso scopro che Sant’Arpino è diventato una pulce nella mia mente”.

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