Viale della cittadinanza umanitaria

di Redazione

 SANTA MARIA CV. “Questa targa da oggi, 15 maggio 2013, fungerà da simbolo e da sprone per tutti i cittadini che vorranno seguire l’esempio di coloro che hanno deciso di intraprendere la strada della democrazia attiva, adoperandosi in prima persona per il miglioramento della società”.

Le parole proferite dal dottor Ermanno Bocchini, direttore internazionale e fondatore del “La Carta della Cittadinanza Umanitaria Europea”, hanno suggellato il momento clou della manifestazione svolta nella Villa Comunale. Grazie ad un progetto fortemente voluto dal Lions Club del distretto sammaritano,con a capo l’ingegnere Antonio Pasquariello ed il presidente Enrico Santillo,e sviluppato con il sostegno dell’amministrazione locale, da oggi (ieri ndr) il viale principale della Villa è intitolato “Viale della Cittadinanza Umanitaria“.

Non si tratta solo di un’iscrizione serigrafica su marmo apposta per sancire un cambiamento toponomastico, ma di un richiamo a perenne memoria all’attuazione dell’articolo 18 della Costituzione che promuove i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza. Il 2013,infatti, è l’anno dedicato dall’Ue “alla diffusione della cultura della cittadinanza”; manifestazioni per la sollecitazione ad una partecipazione attiva e solidale si stanno svolgendo in tutto il vecchio continente.

A Santa Maria, l’invito dei Lions è stato accolto con grande disponibilità dall’amministrazione, come dichiarato dal sindaco Di Muro, e potrebbe considerarsi preliminare a nuove iniziative. Il dottor Bocchini,infatti, dopo aver fatto notare come il polmone verde della Villa Comunale, con il suo Monumento ai Caduti e la Stele alla Memoria, rappresenti già un Sacrario ai combattenti per la pace, ha lanciato una proposta che ha incontrato il favore degli astanti.

Il neonato Viale della Cittadinanza Umanitaria potrebbe accogliere busti o targhe con cui vengono ricordati le personalità della cultura, della società, dell’arte che, partendo proprio da Santa Maria hanno dato lustro all’Italia. Un modo per tramandare la memoria di uomini illuminati che hanno contribuito al progresso umano e civile.

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