San Tammaro, Cimmino: “Pd diventi vero partito se vuole mia collaborazione”

di Redazione

 SAN TAMMARO. La conferma di Emiddio Cimmino, quale primo cittadino di San Tammaro, con un ampio consenso dei propri concittadini, sembrerebbe poter mettere fine ad una campagna elettorale dai toni aspri.

Fino ad un certo punto. Il cinquantasettenne tammarese, nelle dichiarazioni rilasciate “a caldo” dopo lo spoglio, ha tenuto a fare delle precisazioni e, al contempo, rivendicare l’apartiticità della vittoria conseguita grazie all’apporto dei suoi sodali della lista civica “Le Rondini”.

“E’ stata una campagna elettorale a tratti molto complicata – ha detto – in cui mi sono state attribuite colpe per problemi in cui era evidente la mancanza di responsabilità del sindaco.Prima tra tutte ‘la questione discarica’ che, comunque, posso dire terminerà per lasciare spazio ad un polo tecnologico”.

La stilettata più significativa Cimmino la riserva nei confronti del suo partito. Sebbene sia rientrato di recente nei ranghi del Pd come consigliere provinciale, il neo sindaco ha voluto puntualizzare la matrice civica della sua compagine elettorale, e ha palesato le sue perplessità nei confronti dell’attuale organizzazione partitica di centrosinistra.

“Nell’ambito comunale – conclude Cimmino – la preferenza accordata ad una lista civica significa votare per il candidato sindaco, per la persona. Io come tanti mi ritrovo, in questa fase post ideologica, ancorato ad una particolare visione partitica. Il Pd, tuttavia, deve diventare un vero partito se vuole che io dia una mano alla ricostruzione: il partito deve fornire ai cittadini quelle risposte serie che fino ad ora non ha dato. Noi immaginiamo di poter contribuire al rinnovamento”.

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