Renzi attacca Letta: “Imu cambiale pagata a Berlusconi”

di Mena Grimaldi

 ROMA. Matteo Renzi, sindaco di Firenze, ritorna ad attaccare il suo partito e, soprattutto, il governo Letta. Questa volta lo fa dai microfoni di Radio 24.

“L’intervento sull’Imu è una cambiale pagata a Silvio Berlusconi ma è indispensabile cambiare sulle tasse”, dice. “La sinistra che piace a me deve uscire dall’idea che le tasse siano l’unico motore per la crescita di un territorio. In Italia – afferma Renzi – si lavora fino al 20 luglio per far contento il fisco”.

E poi ritorna a parlare della sua posizione all’interno dei democratici. “Se facessi una campagna elettorale per diventare segretario – dice – sembrerebbe che io sono solo interessato a sedermi su una poltrona. Il problema non e’ cosa voglio fare io ma cosa vuole fare il partito. Il Pd è in grado di fare delle proposte per il Paese o si deve limitare ad andare al rimorchio delle proposte di Berlusconi? Voglio dare una mano al mio partito perchè smetta di preoccuparsi solo di quello che fa Berlusconi e provi a ragionare su cosa serve”.

“Mi piacerebbe tanto che l’Italia tornasse ad avere il bipolarismo, con due coalizioni, una di centro destra e un’altra di centro sinistra, che si confrontano. Chi vince governa, chi perde sta all’opposizione. Ormai è da tempo che non è più così”, sottolinea il sindaco di Firenze.

E poi attacca il Movimento 5 Stelle. “I parlamentari 5 Stelle sono lì da tre mesi e finora, quello che sono riusciti a fare, è litigare sugli scontrini e sull’indennità. Beppe Grillo – dichiara Renzi- dice ai nostri di tracciare la tessera e ai suoi di conservare gli scontrini”.

Poi lancia un invito a Romano Prodi che sembra intenzionato a non rinnovare la tessera democratica. “Spero che non lo faccia. Io sono dell’idea che ci debbano essere solo due partiti, per cui non sono contento che la gente se ne va dal partito. Mi auguro che ci ripensi”, conclude.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico