Offese a Napolitano, 22 indagati del M5S

di Mena Grimaldi

 ROMA. Bocche cucite. Dita bloccate sulla tastiera. E’ questo l’ordine che dà il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, ai suoi dopo aver appreso delle 22 persone indagate a Nocera pervilipendionei confronti diGiorgio Napolitano.

“Chi può essere al sicuro di un’eventualedenuncia per una criticaal Presidente della Repubblica?”. E’ quanto si legge sul blogdi Grillo.

“Questo post,per evitare denuncea chicchessia – prosegue – sarà, per la prima volta nella storia del blog,senza possibilità di commento. In futuro, magari, diventerà la regola per tutta laRetein Italia”.

“Alcune personesono indagate perOffesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica dalla Procura di Nocera Inferiore. In sostanza sotto indagine per ‘vilipendio’, un termine che può racchiudere qualunque opinione, giudizio, valutazione ritenute offensive”, scrive il comico genovese.In aggiunta, Grillo ha postato un articolo scritto sul blog il 31 maggio del 2012.

Nel post si chiedeva al Capo dello Stato la soppressione del reato. “Nell’Italia repubblicana – si legge – esiste un reato che richiama l’assolutismo monarchico e la figura di Luigi XIV: il vilipendio del presidente della Repubblica.L’articolo 278 del Codice penale lo riporta ‘Offese all’onore o al prestigio del Presidente della Repubblica. Chiunque offenda l’onore o il prestigio del Capo dello Stato è punito con la reclusione da uno a cinque anni’. Il reato di vilipendio deriva dal Codice Rocco delperiodo fascista”.

E ancora: “Nel ventennio si tutelava daldelitto di lesa maestà la figura del re e di Mussolini,dal dopoguerra i presidenti della Repubblica”.

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