Milano, aggredisce passanti con un piccone: un morto e due feriti gravi

di Antonio Taglialatela

 MILANO. Ha colpito cinque persone con un piccone. Una di loro morta e un’altra è in fin di vita. L’aggressore, un 31enne ghanese, Mada Kabobo, è stato arrestato dai carabinieri. E’ successo a Milano, nel quartiere Niguarda.

Alle prime luci del mattino, tra le 5.45 e le 6.35, il giovane africano, irregolare sul territorio italiano e con alcuni precedenti, è sceso in strada, brandendo un piccone, col quale ha iniziato a percuotere alcuni passanti. In via Monte Grivola ha colpito al braccio, un giovane di 24 anni, A.C., ferendolo leggermente. Poi, dopo un quarto d’ora, in via Passerini, ha ferito alla testa un operaio di 50 anni, F.N., ricoverato in gravi condizioni.

Il ghanese si è quindi spostato in via Adriatico, colpendo con violenza alla testa un pensionato che passeggiava col suo cane. Ancora, in piazza Belloveso, vicino all’ingresso di un bar gelateria che a aveva appena aperto, si è scagliato tra i tavolini colpendo un uomo di 40 anni alla testa, morto in ospedale per le gravi ferite riportate. I proprietari del locale, in preda al panico, hanno abbassato la saracinesca e si sono riparati all’interno. Quando hanno riaperto hanno trovato il corpo esanime a terra del 40enne, abitante del quartiere, che era sceso al bar sotto la sua abitazione perché non riusciva a dormire. Ad alcune delle vittime l’aggressore avrebbe preso portafogli e telefoni cellulari.

La furia del ghanese è proseguita in via Monte Rotondo dove ha colpito alla testa un ragazzo di 21 anni che stava rincasando dopo aver accompagnato il padre a consegnare i giornali, lavoro che svolgevano entrambi. Ora il giovane è in fin di vita. Proprio in via Monte Rotondo l’aggressore è stato fermato dai carabinieri. Aveva ancora in mano il piccone con evidenti tracce di sangue delle sue vittime.

L’africanoera stato foto-segnalato nel 2011, in Puglia, e intimato all’espulsione. Provvedimento a cui non aveva ottemperato, tant’è che, secondo indiscrezioni, il mese scorso sarebbe stato identificato durante un controllo a Milano. A suo carico alcuni precedenti per rapina, furto e resistenza. Condotto in caserma, non ha spiegato i motivi del folle gesto, limitandosi a dire di avere fame.

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