Letta a Grillo: “Insulta, ma fatica a togliere la diaria ai suoi”

di Mena Grimaldi

 ROMA. “Respingo al mittente la parola colpo di stato. Parole inaccettabili”. Così il premier Enrico Letta risponde alle accuse mosse dal leader M5S, Beppe Grillo.

“La butta sull’insulto personale perchè non ha altri argomenti. Lui insulta, io lavoro e mi occupo dei problemi. Io nel decreto toglierò lo stipendio ai ministri parlamentari, lui fatica a non far prendere la diaria intera ai suoi parlamentari che si ribellano”, dice Letta.

“Così ferisce le istituzioni del nostro Paese,è una parola totalmente inaccettabile”, spiega il presidente del Consiglio. Il premier poi ritorna a parlare della disoccupazione giovanile.

“L’Europa deve dare risposte sulla disoccupazioni giovanile arrivata a livelli assolutamente insostenibili edè per questo che chiediamo che il prossimo Consiglio Ue di giugno si concentri su un piano straordinario sull’occupazione giovanile che vari subito misure concrete”, dice Enrico Letta.

“Senza lavoro per i giovani non c’è speranza, nè per i paesi membri nè per l’Europa”. Il Governo italiano “sostiene il ruolo centrale del parlamento europeo nella definizione del completamento del bilancio con scelte di maggiore flessibilizzazione”, ha dettoil presidente del Consiglio, ribadendo che l’Italia “fortemente europeista ritiene che il Pe deve essere centrale nelle decisioni che devono essere prese”.

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