ROMA. Il decreto legge che il Consiglio dei ministri approverà nella giornata di venerdì conterrà la sospensione della rata di giugno dell’Imu solo per le abitazioni principali e quelle Iacp (ossia degli stessi Comuni). Ciò in vista di una riforma complessiva della tassazione.
Il termine per il pagamento della tassa sarà spostato a settembre o a ottobre. Prima di allora, già entro la fine di luglio, o al massimo i primi di agosto, dovrà essere definito il nuovo assetto del prelievo locale sugli immobili. Il costo del rinvio dellImu di giugno non ricadrà sui comuni nemmeno sotto forma di pagamento degli interessi corrispondenti a questo lasso di tempo. Sarà, infatti, lo Stato a farsene carico, dopo aver predisposto le anticipazioni finanziarie necessarie a coprire lammanco di liquidità.
Non ci sarà invece nessun rinvio per gli immobili delle imprese. Anche per capannoni e altri immobili produttivi ci sarà una revisione del prelievo, che potrebbe portare alla deducibilità dellimposta da quella sul reddito.
Il decreto riguarderà anche il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, per la quale lesecutivo dovrebbe stanziare 700-800 milioni, racimolati tra fondi per la formazione, risorse comunitarie, incentivi alla decontribuzione dei salari, con laggiunta di qualche taglio ai ministeri. Unaltra eventuale tranche potrebbe arrivare in seguito.
Giovedì, da Varsavia, il premier Enrico Letta ha sottolineato che non sarà il decreto dei miracoli, racchiuderà scelte che consentiranno di avere cento giorni di tempo per attuare le riforme più urgenti che riguardano imprese, famiglie e lotta alla disoccupazione giovanile.