Governo: via libera all’abolizione del finanziamento ai partiti

di Mena Grimaldi

 ROMA. Via libera del Consiglio dei ministri all’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti. Ad annunciarlo il presidente del Consiglio, Enrico Letta.

Se il ddl verrà approvato senza modifiche dal Parlamento, l’abolizione del finanziamento sarà graduale, entrerà a regime totale tra tre anni, nel 2017, quando terminerà l’erogazione del rimborso già previsto per le elezioni di quest’anno.

La contribuzione dei cittadini, fissata al 2 per mille, partirà quindi solo dal 2016. Fonti ministeriali spiegano anche che il finanziamento pubblico sarà sostituito da tre fonti di aiuto: detrazioni, libera scelta dei cittadini con il 2 per mille e servizi, come sedi, bollette telefoniche, spazi televisivi.

“Ci dovrà essere per forza di cose un periodo transitorio, perchè esattamente legato alla transitorietà con cui arriveranno i finanziamenti dei privati”, ha detto il ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi, al termine del Consiglio dei ministri.

Contrario Fabrizio Cicchitto del Pdl. “In attesa di conoscere il testo del Consiglio dei ministri sul finanziamento dei partiti non posso fare a meno di confermare quello che ho già detto passa da un estremo all’altro. Da un eccesso di finanziamento pubblico alla sua sostanziale abolizione che a mio avviso avrà solo effetti negativi”, dice Cicchitto.

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