Deputati omosessuali, la Camera approva l’assistenza per i partner

di Mena Grimaldi

 ROMA. L’Ufficio di presidenza della Camera, a maggioranza, ha accolto la richiesta del deputato del Partito Democratico, Ivan Scalfarotto, sull’estensione dell’assistenza sanitaria anche per i conviventi dello stesso sesso dei deputati.

Scalfarotto ha reiterato una domanda che era stata avanzata nella scorsa legislatura da Anna Paola Concia. Fino a oggi, infatti, la copertura sanitaria da parlamentare avveniva solo per i conviventi eterosessuali.

“Questo può sembrare un semplice atto amministrativo e invece ha una valenza universale, ora è giusto riconoscere gli stessi diritti a tutti i cittadini”, ha detto il deputato del Pd.

Più volte Scalfarotto aveva ribadito che se le Camere riconoscono la convivenza more uxorio questa deve essere estesa, come riconosciuto anche da sentenza della Corte di Cassazione e della Corte costituzionale, a tutti i generi: “è un principio elementare”.

E ora ribadisce che i diritti “non vanno riconosciuti solo ai parlamentari, ma a tutti gli italiani”. Il provvedimento è stato votato in Aula a maggioranza, gli unici ad astenersi nella fase delle votazioni sono stati i deputati del Movimento 5 Stelle.

La loro motivazione è stata spiegata da Roberta Lombardi che ha definito la decisione un “privilegio della casta visto che copertura avverrà solo alla Camera”.

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