Csm: “Il ministro Cancellieri difenda la magistratura”

di Redazione

 ROMA. Il plenum del Csm ha approvato, con alcune modifiche, il documento con cui i consiglieri di Unicost (Unità per la Costituzione dell’Associazione Nazionale Magistrati) chiedono al ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, di manifestare “il proprio sostegno alla magistratura intera senza incertezza alcuna”.

Un’iniziativa che arriva a pochi giorni dalla manifestazione “anti pm” di Berlusconi e del Pdl a Brescia. I voti favorevoli sono stati 19 favorevoli, 3 contrari e 2 astenuti, il risultato della votazione. Tra i favorevoli anche il laico del Pdl, Romano, insieme a tutti i togati, ai laici del centrosinistra e al vicepresidente del Csm, Vietti. I voti contrari sono arrivati dai laici del Pdl, Nicolò Zanon e Annibale Marini, e dal laico della Lega, Ettore Adalberto Albertoni.

“Si definisce indispensabile che tra tutte le istituzioni vi sia il massimo rispetto per le reciproche attribuzioni costituzionali”, si legge nel documento che, richiamando le recenti parole del capo dello Stato e dello stesso Vietti, sottolinea “la necessità” di difendere il ruolo della magistratura “a difesa della legalità”.

Alla Guardasigilli si chiede anche di affrontare subito “i temi reali e le difficoltà che affliggono il sistema giudiziario italiano, nell’interesse preminente di tutti i cittadini”. E la si invita ad avviare a breve un dialogo con il Csm per tracciare “un’agenda di lavoro sulle priorità essenziali da affrontare”.

Per questo il documento impegna il vicepresidente del Csm a concordare con il ministro Cancellieri un incontro in un prossimo plenum. I consiglieri indicano sin da ora le loro priorità: a cominciare dalla richiesta di “scelte chiare e definitive” sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie, dal bando di un nuovo concorso per assumere magistrati, da misure per accelerare e deflazionare i processi, dalla riforma della prescrizione e da interventi contro il sovraffollamento carcerario.

Cancellato dal documento un passaggio critico nei confronti della Cancellieri, in cui si evidenziava che nel recente conclave governativo il ministro si era astenuto dall’esposizione di una relazione sui temi del suo dicastero “proprio mentre nelle stesse ore si era assistito ad un’ennesima puntata del conflitto tra giustizia e politica”. Resta, invece, un passaggio in cui comunque si fa presente che finora da parte del Governo non c’è stato “alcun accenno ai temi della Giustizia”.

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