Carceri sovraffollate, Ue conferma condanna per l’Italia

di Mena Grimaldi

 STRASBURGO. L’Italia entro un anno dovrà trovare una soluzione al sovraffollamento carcerario, nonchè risarcire i detenuti che ne sono stati vittime.

Lo hanno reso noto all’Ansa fonti vicine alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. La Corte europea dei diritti dell’uomo, infatti, ha rigettato la richiesta del governo italiano per il riesame davanti alla Grande Camera del ricorso Torreggiani, contro il sovraffollamento carcerario.

In base alla sentenza emessa lo scorso 8 gennaio dai giudici di Strasburgo, divenuta oggi definitiva. L’Italia, dunque, ha un anno di tempo per trovare una soluzione al sovraffollamento carcerario e introdurre una procedura per risarcire i detenuti che ne sono stati vittime.

Il procedimento giudiziario nasce dalla denuncia di 7 detenuti nel carcere di Busto Arsizio e in quello di Piacenza. Oltre a prescrivere urgenti modifiche alle strutture detentive, i giudici europei hanno imposto all’Italia un’ammenda di 100 mila euro per i danni morali arrecati ai denuncianti.

Il ricorso presentato dall’avvocatura dello Stato chiedeva che il caso venisse riesaminato davanti alla Grande Camera Torreggiani. A seguito del rigetto disposto dalla Corte di Strasburgo, la sentenza è diventata oggi definitiva.

L’Italia ha ora un anno di tempo per trovare una soluzione al sovraffollamento carcerario e introdurre una procedura per risarcire i detenuti che ne sono stati vittime. A fronte di una capienza complessiva di 45.588 unità, le carceri italiane ospitano ad oggi 66.009 detenuti (dati rapporto Antigone).

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