Berlusconi: “Mai paragonato a Tortora, brutta figura per figlie e compagna”

di Mena Grimaldi

 ROMA. “Io non mi sono affatto paragonato a Tortora. Ho solo ricordato, con commozione e con rispetto, un suo pensiero che può ben essere il pensiero di tutti coloro che stanno per essere sottoposti al giudizio di un giudice”.

Così Silvio Berlusconi replica alla bagarre suscitata dopo le sue affermazioni avvenute durante il comizio di Brescia. “Le figlie di Tortora, la compagna di Tortora, Marco Pannella, hanno perso una buona occasione per stare zitti e non fare brutta figura”, scrive il Cavaliere in una nota ufficiale.

Immediato il nuovo tweet di Gaia Tortora, figlia di Enzo e giornalista del Tg de La7: “Caro Presidente, mi ero rivolta a lei con rispetto. E non replicherò oltre”.

Dopo la manifestazione di Brescia di sabato, la giornalista aveva detto nell’edizione delle 20 da lei condotta: “Mio padre era un’altra storia. Un’altra persona. Lo dico con il massimo rispetto, ma è quel rispetto che da tanto tempo andiamo cercando”.

Berlusconi sabato scorso aveva citato una frase di Enzo Tortora che diceva ai giudici “Io sono innocente, spero dal profondo del cuore che lo siate anche voi”.Citazione che non era piaciuta alle figlie del presentatore televisivo scomparso.

L’altra figlia di Enzo Tortora, Silvia, in un’intervista aRepubblicaaveva parlato di “distanza siderale tra la vicenda di Enzo Tortora e quella di Silvio Berlusconi.

“Trovo tutto questo sconcertante, ingiusto e offensivo. Lo trovo blasfemo. Enzo si è difeso nel processo e non dal processo. Si dimise da parlamentare e andò ai domiciliari”. “E quando gli chiesero ‘perché lo hai fai?’, rispose: ‘Perché sono un italiano e sto al fianco di gente come me’. E’ banale e volgare accostarsi a lui. Berlusconi è un’altra storia”, erano state le parole di Silvia Tortora.

Concetto perpetuato all’Ansa anche da Francesca Scopelliti, compagna di Enzo dal 1982 al 1988, al suo fianco, fino alla morte del presentatore, durante tutta la sua battaglia per la verità e la giustizia condotta con il Partito Radicale.

“Ognuno deve rispondere alla propria storia, alla propria vita. E Tortora è tutta un’altra storia”.Pesanti erano state anche le parole di Marco Pannella, il giorno dopo il comizio di Brescia, dai microfoni di Radio Radicale.

“Vorrei parlare con Berlusconi e dirgli ‘Silvio, ma ti pare che tu puoi andare a sparare una cazzata che mamma Rosa non ti avrebbe perdonato?’ Come fai a dire ‘io sono come Tortora’? Scherzi? Guarda che se ti muovi così non sei come Tortora, ma come uno dei suoi denigratori, sei un pò un Melluso tutt’al più che Tortora”, aveva detto.

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