74 autori per il dizionario enciclopedico delle mafie

di Redazione

 ROMA. 959 pagine, 4600 lemmi e 74 autori per dar vita alla prima opera che possa contenere ” I boss e i killer. Gli eroi e gli aguzzini. Le collusioni ed i misteri irrisolti”; la biografia di Bernardo Provenzano a distanza di poche pagine da quella di Pio La Torre.

Il “Dizionario Enciclopedico delle Mafie in Italia”, edito dalla Castelvecchi, costituisce il primo tentativo editoriale di raccolta e approfondimento di un fenomeno tanto complesso quanto longevo: la mafia nel Belpaese. Un affresco storico sull’ ”evoluzione di Cosa Nostra, ‘ndrangheta, Camorra, Sacra Corona Unita e altre organizzazione criminali” realizzata a beneficio degli addetti ai lavori ma, soprattutto, a fini divulgativi per coloro che non possono definirsi competenti in materia.

Presentato al pubblico durate lo scorso salone del Libro di Torino, nel “Dem” trovano spazio le bande criminali, i boss, i clan e la loro geneaologia, ma anche il contesto storico politico delle vicende più significative, i fatti e di luoghi. Da “Locri” fino a “Duisburg”, ad esempio, è possibile seguire la scia di soldi e di sangue lasciata dalle ‘ndrine calabresi.

La narrazione di un fenomeno criminale plurisecolare e tentacolare, senza recedere dai criteri dell’informazione scientifica applicata alle scienze sociali, è stata resa possibile grazie alla sinergia di alcuni tra i più qualificati cronisti,studiosi, operatori di giustizia. Fabrizio Geremicca, Enrico Fierro, Vito Faenza, Rosaria Capacchione, Amalia De Simone, Arnaldo Capezzuto sono tra i giornalisti che, grazie alla loro competenza, hanno realizzato l’architrave del dizionario. Isaia Sales Raffaele Cantone, Nicola Gratteri, Nando dalla Chiesa, Luigi Ciotti e Tonino Palmese, tra gli altri, hanno reso possibile la realizzazione di un’opera che permetta di avere una conoscenza più approfondita delle varie declinazioni dei fenomeni mafiosi.

“Un lavoro indirizzato in particolar modo ai giovani che devono conoscere le mafie evitando,però, le spettacolarizzazioni” – come spiegato dal magistrato Caselli nel corso della presentazione. “La prima opera di valenza scientifica sulla criminalità organizzata che sia mai stata concepita non solo in Europa ma nel mondo – come è stato definito il Dizionario dal curatore dell’opera Claudio Camarca , che ha voluto, inoltre, ricordare l’impegno profuso da uno degli ideatori del progetto: il compianto giornalista Roberto Morrione deceduto nel 2011.

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