F1, la Pirelli dà ragione alle squadre

di Redazione

 Alla fine hanno vinto i team, Red Bull in testa. La Pirelli, infatti, ha annunciato che il range degli pneumatici P Zero cambierà dal GP del Canada. Le nuove gomme combineranno elementi del 2012 con quelli del 2013, unendo durata e prestazioni.

“Abbiamo deciso di introdurre una ulteriore evoluzione dei nostri P Zero poichè i quattro pit-stop di Barcellona a sono stati eccessivi”, ha detto il direttore Motorsport Pirelli,Paul Hembery. “Un tale numero di soste si è verificato soltanto una volta, dal nostro rientro in Formula 1 nel 2011. Il nostro obiettivo è offrire ai team nuovi pneumatici che presentino le caratteristiche di stabilità del range 2012 e le prestazioni del 2013.

E’ tradizione Pirelli apportare, in maniera rapida, miglioramenti ai nostri prodotti, quando necessario”, ha aggiunto. Hembery ha poi spiegato il perché di questa decisione e cosa cambierà con le nuove gomme, il cui utilizzo è previstodal weekend del 9 giugno: “I test invernali sono stati insufficienti a raccogliere i dati necessari per uno sviluppo soddisfacente del range 2013, con la conseguenza di aver progettato delle coperture troppo orientate alla prestazione. Appena ce ne siamo resi conto, abbiamo iniziato a studiare delle soluzioni alternative. Val la pena sottolineare che i test invernali, come sono attualmente pensati, non permettono di provare gli pneumatici nelle stesse condizioni di gara, soprattutto a causa delle basse temperature. Inoltre, il numero di tali test è eccessivamente limitato. Anche i team stanno chiedendo di avere test più lunghi e in luoghi più adatti. Tali limitazioni ci hanno costretto a uno sviluppo delle gomme 2013 sulla base di simulazioni che, per quanto accurate, sono state comunque insufficienti, soprattutto a causa dell’aumentata velocità delle vetture di quest’anno (fino a 3 secondi al giro)”.

“Lavoreremo, inoltre, per eliminare le delaminazioni causate dai detriti in pista. Il fenomeno della delaminazione non mette a rischio la sicurezza delle vetture, ma anzi assicura ai piloti la possibilità di completare il giro e rientrare in modo sicuro ai box per il cambio della copertura danneggiata. La delaminazione, infatti, consiste nella perdita del battistrada, ma non comporta un danneggiamento della struttura della gomma. Il nostro obiettivo è eliminare le delaminazioni, garantendo ai piloti la stessa sicurezza offerta dagli pneumatici attuali”, ha concluso.

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