Moretti: “Ecco perché ho negato le riprese del Consiglio”

di Redazione

 GRICIGNANO. Sulla polemica sorta in occasione delle ultime sedute consiliari, riguardo al diniego alla richiesta di registrazione audio-video nei confronti del sito Vocenuova, il sindaco Andrea Moretti fornisce le motivazioni in una nota ufficiale.

Ecco la nota integrale: “L’articolo 61 del regolamento consiliare del Comune di Gricignano, rubricato ‘Registrazione audio e video’, dispone: ‘1. E’ prevista la registrazione audio e/o video delle adunanze effettuata dagli operatori comunali a scopo di documentazione amministrativa. Tale documentazione rimane disponibile per almeno un anno all’accesso di consiglieri e cittadini. 2. Ogni altra forma di registrazione con mezzi audio visivi deve essere previamente autorizzata,anche in via breve, dal Sindaco’.

Scopo dell’indicata norma è quello di assicurare la pubblicità delle sedute di consiglio comunale garantendo, nel contempo, attraverso la preventiva autorizzazione alle riprese audio-video, un ordinato svolgimento del Consiglio Comunale. In proposito, va evidenziato che in diversi pareri resi dal medesimo Ministero viene più volte ribadito l’assunto di ordine generale secondo il quale ‘non sussiste un autonomo e indiscriminato diritto a procedere alla registrazione, superando gli eventuali divieti posti dall’amministrazione’ (così, ad es., il parere dd. 14 novembre 2005).

Lo stesso Ministero (parere dd. 29 luglio 2009) afferma pure che la disposizione contenuta nell’art. 38, comma 7, del T.U. approvato con D.L.vo 267 del 2001 secondo cui ‘le sedute del Consiglio Comunale sono pubbliche, salvo i casi previsti dal regolamento’ va letta ‘nel senso che, in linea generale, deve essere consentito al pubblico di assistere alle sedute consiliari dalla postazione’ ad esso riservata; che ‘la pubblicità delle sedute non implica … la facoltà di registrazione ma la libera presenza di chi abbia interesse ad assistervi, v. sentenza della Corte di Cassazione, Sez. I civile, sez. I, 6 aprile 2001 n. 5128, ove si afferma la legittimità di un regolamento consiliare che vieta di introdurre nella sala del consiglio apparecchi di produzione audiovisiva, se non previa autorizzazione’.

Va soggiunto che nel parere del Ministero dell’Interno dd. 20 dicembre 2004 si legge, tra l’altro, che ‘in assenza di una esplicita previsione regolamentare, l’ammissione della registrazione può essere regolata, caso per caso, dal Presidente dell’organo consiliare nell’esercizio dei poteri di direzione dei lavori dell’assemblea medesima, ai sensi dell’art. 39, comma 1, del T.U. approvato con D.L.vo 18 agosto 2000 n. 267 “in stretta correlazione alle esigenze di ordinato svolgimento dell’attività consiliare” (nel medesimo senso, il più recente parere dd. 20 novembre 2009,).

Occorre, infine, aggiungere che nella materia in questione si è venuto ad innestare uno specifico corpus normativo rappresentato dal Codice sul trattamento dei dati personali, approvato con D.L.vo 30 giugno 2006 n. 193, per cui si è in corso la stesura di un regolamento che meglio assicuri la conformità delle riprese anche a tali disposizioni.

L’indicato assetto normativo, dunque, impone al sottoscritto di assicurare la pubblicità delle sedute di Consiglio Comunale e, nel contempo, garantire un ordinato svolgimento dello stesso.

In ordine alla pubblicità, il sottoscritto aveva già autorizzato, in un precedente Consiglio in forma scritta e in quello ultimo per le vie brevi, la redazione giornalistica Pupia.tv ad effettuare, peraltro senza oneri per l’amministrazione, l’integrale ripresa audio-video delle sedute di Consiglio Comunale con telecamera a postazione fissa. In relazione alle rappresentate ‘esigenze di ordinato svolgimento dell’attività consiliare’ il sottoscritto ritiene che la presenza di più apparecchiature e soggetti addetti alle riprese, in un’aula consiliare abbastanza angusta, possa, come accaduto in altre circostanze, recare disturbo al pubblico e ingenerare proteste con conseguenti problemi di ordine pubblico.

Si tratta di assicurare il decoro dello stesso organo consiliare, la cui funzionalità e credibilità istituzionale non può essere intaccata da iniziative di mera e quanto mai riprovevole ‘spettacolarizzazione politica’, evitando che chiunque possa agire da cineasta e riprendere i membri del consiglio a proprio piacimento, durante le sedute.

Salvo ed impregiudicato quanto sopra esposto, si rappresenta, inoltre, come già avuto modo di evidenziare, che il sito Vocenuova, quando autorizzato, non ha fornito una registrazione integrale del Consiglio ma estrapolato immagini per costruire articoli ad uso della propria testata giornalistica.

Anche tale modus procedendi non assicura la obiettiva ed asettica ripresa delle sedute del Consiglio (del quale, si ribadisce, va prima di tutto tutelata la credibilità istituzionale) e non garantisce alla collettività un consapevole esercizio della sovranità a causa di una funzione giornalistica subordinata ad interessi particolari. Le indicate argomentazioni conducono il sottoscritto a negare l’autorizzazione alle riprese audio.video dei Consigli Comunali”.

Il sindaco Andrea Moretti

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