Gmc, Brancaccio querela il pentito Vassallo

di Redazione

 GRICIGNANO. Il sindaco di Orta di Atella e consigliere provinciale, Angelo Brancaccio, interviene sulle dichiarazioni rilasciate, durante il processo a Cosentino, dal pentito Gaetano Vassallo, ex imprenditore del settore rifiuti.

Quest’ultimo, parlando della costituzione della Gmc, società mista che operava a Gricignano,Orta e altri comuni per la raccolta rifiuti,il cui partner privato era la Florambiente dei fratelli Orsi di Casal di Principe (uno di loro, Michele, fu ucciso in un agguato il 1 giugno 2008), ha riferito di una telefonata che sarebbe avvenuta tra Brancaccio e l’allora senatore Lorenzo Diana, entrambi all’epoca esponenti dei Ds. A Vassallo, inoltre, il sindaco avrebbe detto che “i fratelli Orsi erano tesserati con i Ds ed erano passati dalla loro parte”.

“Il sindaco di Orta di Atella – ha raccontato Vassallo – era solito venire da me perché considerava sicuro il mio ristorante. Veniva anche con il capozona di Gricignano, detto ‘O Mister’”.

“Apprendo con stupore e sconcerto la notizia riportata dagli organi di stampa circa asserite ‘rivelazioni’ del pentito Gaetano Vassallo sul conto del sottoscritto”, commenta Brancaccio. “Il racconto reso – continua il sindaco – è costellato da farneticazioni ed affermazioni destituite di ogni fondamento, oltre che calunniose. Non corrisponde al vero che il sottoscritto avrebbe ‘costituito’ la Gmc dal momento che la genesi della stessa concerne il Comune di Gricignano di Aversa e risalirebbe all’anno 2002. E’ falsa la circostanza che il sottoscritto era frequentatore del ristorante del Vassallo e, dunque, ancor più falsa è la affermazione secondo la quale avrei incontrato soggetti affiliati presso tale ristorante”.

“E’ ancora più falsa – continua Brancaccio – la affermazione secondo la quale il sottoscritto avrebbe, in qualità di sindaco di Orta di Atella, concesso appalti a ditte riconducibili al Vassallo: quest’ultimo, infatti, dimentica che l’unica commessa ricevuta risale al periodo di commissariamento del Comune di Orta di Atella e, quindi, di gestione prefettizia. Assurdo anche il riferimento a telefonate dal Vassallo ‘captate’ ed asseritamente effettuate dal sottoscritto al senatore Diana”.

Brancaccio, dunque, preannuncia l’inoltro di “denuncia per calunnia all’autorità giudiziaria competente” e sollecita, come già in altra occasione, “di essere escusso in ordine ai fatti in oggetto dalla procura competente”.

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