Località Arena, un “Patto” per la bonifica

di Redazione

 CESA. L’annuale ricorrenza del weekend ecologico per la salvaguardia della località Arena impone un resoconto dell’attività amministrativa svolta a tale riguardo.

Già all’atto dell’insediamento abbiamo contattato la Regione Campania per chiedere conto della mancata bonifica della zona non ricevendo risposte fino a che, a seguito di diffida del sindaco con nota dell’11-09-2012 prot. 5684 veniva ufficialmente comunicato che la delibera di Giunta regionale con cui era stata finanziata la bonifica era successivamente stata revocata.
Dal momento che la rimozione dei rifiuti oggetto di deposito incontrollato pone problemi in conseguenza della loro varia natura caratterizzata da inerti frammisti a rifiuti assimilabili agli urbani, a rifiuti di scarto industriale e a rifiuti speciali e pertanto richiede una preventiva tipizzazione e precise norme di smaltimento avevamo anche chiesto altresì una consulenza all’Agenzia Regionale per l’Ambiente che a sua volta ci ha comunicato che per qualsiasi intervento è richiesta una convenzione.
Tale convenzione in questo momento non è stata fatta sia perché è onerosa per il Comune, sia perché con la firma del Patto per la Terra dei Fuochi, l’Arpac si impegnerà gratuitamente a fornire al Comune le linee guida ed eventuali consulenze. Nel frattempo, a seguito della riunione del 31-10-2012, presso la Prefettura di Caserta, con la quale i comuni dell’agro si impegnavano a forme di collaborazione, il sindaco si incontrava più volte con i sindaci di Aversa e dei comuni confinanti al fine di varare la sorveglianza del territorio mediante pattuglie coordinate di vari comuni limitrofi, nel nostro caso Cesa, Carinaro e Gricignano. Ottenuto il permesso dalla questura le pattuglie diventavano operative da febbraio di quest’anno e continuano ad operare.
Sempre percorrendo un altro argomento del Patto, il sindaco aveva dato disposizioni al Comandante della polizia municipale di contattare l’associazione “Vinci” per valutare la possibilità di integrazione dei volontari nel sistema di sorveglianza e prevenzione.
La riunione si tenne ma non fu risolutiva del problema. Il problema è che la esiguità del personale, già inadeguato alle altre esigenze delle nostre realtà, non consente un controllo permanente e soprattutto nelle ore a rischio quali quelle serali e notturne.
Negli ultimi tempi volontari del Nucleo di protezione civile Comunale hanno cominciato a frequentare assiduamente la zona con il risultato di scoraggiare gli sversamenti ed in un caso di individuazione e denuncia di alcune persone colte sul fatto.
Allo stato attuale, per contrastare lo sversamento, si è pensato a limitare l’accesso da via Caravaggio e via Primo maggio con varchi pedonali aperti a motocicli, lasciando un unico accesso carrabile dalla strada provinciale Cesa-Aversa con installazione di videosorveglianza. La misura ha carattere di urgenza e provvisorietà in attesa di poter rimuovere i rifiuti e varare un apparato complesso di videosorveglianza che risulta notevolmente costoso, ma che potrebbe essere finanziato in virtù del patto al quale abbiamo aderito. Infatti tra le varie opportunità concesse ai Comuni che aderiscono al Patto vi è la possibilità di accedere a finanziamenti regionali destinati a contrastare il fenomeno mediante l’acquisizione di infrastrutture e tecnologie avanzate.
E’ opportuno, a questo punto, richiamare i principali contenuti di questo patto che si propone di: attuare, sulla base di una suddivisione del territorio in aree e sub-aree omogenee, un programma di servizi interforze, rivolto anche al controllo delle attività produttive – rivenditori di gomme, officine, laboratori tessili- che forniscono in genere la materia prima per gli incendi. È promossa la costituzione di task-force, composte da personale proveniente da diversi Corpi di polizia municipale, operative in ambito sovra-comunale, secondo un modello attuato ed in via di sperimentazione in alcune realtà (come la nostra);
inserire, nell’ambito dei servizi istituzionali di competenza di ciascuna Forza di Polizia, una specifica attenzione ad ogni aspetto connesso o interferente con la tematica dello smaltimento illegale;
effettuare frequenti controlli, specie nelle fasce orarie notturne, sugli assi viari a rilevanza extra-urbana, nonché sulla viabilità provinciale di accesso ai vari Comuni. Per l’espletamento delle operazioni di rimozione dei rifiuti i Comuni potranno avvalersi delle Linee guida per la rimozione dei rifiuti abbandonati e depositati in modo incontrollato su aree pubbliche e private, formulate da Arpa Campania. In via straordinaria, per i comuni aderenti, non sono conteggiati – ai fini del calcolo della raccolta differenziata – i rifiuti urbani derivanti da interventi di rimozione, effettuati sui siti oggetto di abbandono segnalati dagli stessi Comuni entro 30 giorni dalla stipula dell’ atto con dichiarazione di responsabilità del dirigente dell’ufficio preposto, asseverata dal Sindaco, in qualità di Autorità sanitaria locale, ed inviata ai competenti uffici rifiuti di Provincia e Regione.
Gli enti locali e le associazioni ambientaliste, si rendono promotori di iniziative di coinvolgimento e impegno diretto di gruppi di volontariato sociale, comitati, organizzazioni no-profit, agenzie educative e sociali in attività di cittadinanza attiva per la sorveglianza civica del territorio e l’adozione di aree pubbliche oggetto di degrado, allo scopo di favorirne il recupero e, se possibile, l’uso collettivo.
Questi sono i principali contenuti del Patto che abbiamo approvato in Giunta comunale il 24-04-2013 e che abbiamo trasmesso al Delegato del Ministro dell’Interno per i roghi di rifiuti Viceprefetto Donato Giovanni Cafagna ed all’Anci. Siamo in attesa della convocazione per la firma.
Inoltre, il sindaco ha incontrato il 16 maggio, al Comune di Aversa, il senatore Malvano, commissario dell’Agenzia Regionale Campania Ambiente che ha rilevato il personale della fallimentare Astir e dovrebbe prossimamente distribuirlo sul territorio sulla scorta di un piano scaturito dalle indicazioni dei Comuni, per la differenziazione dei rifiuti abbandonati.
Questa amministrazione ribadisce ancora una volta l’appello a tutte le associazioni di volontariato che hanno a cuore la tutela del territorio, a coordinarsi per adottare zone degradate e collaborare con il Comune per il loro recupero.
Il sindaco e l’amministrazione comunale
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