Tenta di distruggere vetrine dei negozi: arrestato 28enne libico

di Redazione

 CASERTA. A pochi giorni dal tragico episodio verificatosi a Milano ad opera di immigrato ghanese irregolare, che ha aggredito alcuni passanti con un piccone, nella serata del 15 maggio si è sfiorata la tragedia anche a Caserta, evitata grazie al pronto intervento di personale della squadra volante diretta vicequestore Riccardo Di Vittorio.

Gli agenti, infatti, nel corso del quotidiano servizio di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione dei reati di criminalità diffusa, mentre erano in transito lungo corso Trieste, nel centro di Caserta, all’angolo con piazza Dante, notavano una persona di colore proveniente dalla stessa piazza, che, dopo aver spostato al centro della strada i cassonetti dell’immondizia ed un vaso di grosse dimensioni, in evidente stato di forte agitazione, si scagliava contro le vetrine dei negozi, brandendo in mano una pietra, una sbarra di ferro ed un grosso pezzo di plastica, tentando di danneggiarle.

Con l’ausilio di una seconda pattuglia, la polizia si cercava di fermare il giovane che, per eludere il controllo, dapprima scagliava contro gli agenti e l’auto di servizio varie buste di rifiuti, minacciandoli con gli oggetti in suo possesso, e successivamente li aggrediva. Nel corso della colluttazione che ne scaturiva per bloccare l’extracomunitario, un poliziotto veniva colpito con la pietra riportando, un trauma distorsivo ad un dito della mano, con prognosi di 15 giorni. ed un altro con la sbarra in ferro, che gli procurava un trauma distorsivo cervicale con prognosi di 8 giorni.

Nonostante ciò, i poliziotti riuscivano a disarmare ed ammanettare lo straniero, traendolo in arresto per i reati di minacce, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’uomo veniva condotto negli uffici della Questura, sottoposto ad accertamenti fotodattiloscopici Afis ed identificato per Ismail Omar Ismail, 28 anni, nato in Libia, in Italia senza fissa dimora, munito di permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari. Veniva trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio per direttissima.

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