CASERTA. «Il diritto di cittadinanzanon è una questione tra le tante: è qualcosa su cui si misura la cultura democratica di un Paese, di una società.
Lesigenza di base che sta dietro la legge sulla cittadinanza e il riconoscimento dello ius soli è quella della piena integrazione sociale dei cittadini stranieri che scelgono di vivere e lavorare sul territorio italiano, offrendo al nostro paese un essenziale contributo per la sua crescita. Ecco perché è importante lincontro di domani a Caserta in cui si discuterà del diritto di cittadinanza per chi nasce Italia da genitori stranieri. Vogliamo ribadire quindi che chi nasce e cresce a Caserta è casertano!».
Queste le parole del deputato Pd,Khalid Chaouki, in vista dellincontro del 31 maggio, alle ore 16, al Salone della Cgil di Caserta (via Verdi 7/21). Chaouki interverrà allincontro-dibattito sul tema del diritto di cittadinanza per i bambini e ragazzi nati in Italia da genitori stranieri, promosso dalla Cgil di Caserta nellambito della Campagna Nazionale per i diritti di cittadinanza LItalia sono anchIo. Il titolo dellincontro èNati in Italia: non italiani, cresciuti in Italia: non italiani.
«In considerazione delle odierne leggi sul diritto di cittadinanza -prosegue Chaouki – appare evidente che si può nascere in Italia ma non essere considerati italiani. Questo succede a chi ha genitori di origine straniera, è nato e cresciuto qui, ma solo al compimento del diciottesimo anno può chiedere la cittadinanza. LItalia è un paese che accoglie i bambini stranieri grazie ai ricongiungimenti famigliari, e poi li esclude. Larticolo 3 della nostra Costituzione stabilisce il principio di uguaglianza tra le persone, impegnando la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che ne impediscano il pieno raggiungimento. Nei confronti di milioni di persone di origine straniera questo principio é ancora a tuttoggi disatteso».