CARINARO. Domenica 12 maggio, in occasione della petizione in difesa della vita, anche la comunità parrocchiale di Carinaro parteciperà all’iniziativa europea a difesa dell’embrione.
Infatti durante la giornata, nei pressi della Chiesa Santa Eufemia, ci sarà il gruppo giovani della parrocchia, coordinati dal referente Marco Francesco Eramo, a raccogliere le firme per chiedere all’Unione Europea di bloccare quei fondi, fiumi di soldi, che vanno alla sperimentazione sugli embrioni umani. Un’iniziativa del genere è stata resa possibile dal Trattato di Lisbona, che prevede, se sarà raggiunto il milione di firme tra tutti i Paesi, l’obbligo della Commissione Europea di dare una risposta entro tre mesi.
Il nostro intento come comunità e come gruppo giovani, è quello di lanciare, in collaborazione con il Movimento per la vita un forte grido all’esplicita protezione giuridica della dignità e del diritto alla vita di ogni essere umano a partire dal concepimento. Oggi purtroppo si verificano molti casi di aborto tra le giovani coppie quasi come se fosse una routine quotidiana; un modo comune di nascondere la conseguenza non voluta di un rapporto sessuale non protetto, senza contare quei casi in cui gli aborti vengono effettuati per problemi economici e familiari. Particolarmente illecito dal punto di vista etico-morale e molto frequente è anche l’utilizzo degli stessi embrioni a fini sperimentali.
La scelta dunque di tenere un’ iniziativa del genere il 12 maggio è molto significativa, perchè ricorre la festa della mamma; madre vuol dire figlio, vuol dire genio femminile, capacità di accoglienza, attenzione particolare ai più piccoli e ai più deboli. Esistono l’eroismo, il dono e la tenerezza delle madri; e chi più delle madri può far capire che l’embrione è una persona e non un semplice agglomerato di cellule.
di Marco Francesco Eramo