Napoli, stop concerti al Plebiscito: ma il Comune ricorre al Tar

di Redazione

 NAPOLI. Piazza Plebiscito chiude le porte agli eventi internazionali gratuiti e non.

La decisione, presa già nei giorni precedenti al concerto del “Boss” Bruce Springsteen, pone fine all’era di eventi nazionali ed internazionali largamente frequentati dalla platea napoletana. Le prime “vittime” delle limitazioni saranno Pino Daniele e Mark Knopfler, i cui concerti erano previsti per il 12 e 14 luglio. L’artista partenopeo già aveva pensato di spostare la data a Roma, al Foro Italico, mentre l’ex leader dei Dire Straits si esibirà comunque a Napoli, spostandosi all’Arena Flegrea.

Il decreto, firmato dal soprintende dei beni culturali Cozzolino, prevede difatti che da oggi lo spazio destinato a manifestazioni pubbliche non potrà superare i 12mila metri quadrati (piazza Plebiscito ne misura circa 20).

Feste di capodanno, concerti di star della musica ed eventi che non hanno alcuna affinità con l’ambito musicale, non prenderanno più luogo davanti alla basilica di San Francesco. Saranno almeno orgogliosi i napoletani di aver avuto come ultima icona a infiammare la piazza una star internazionale di origini meridionali. Il comune di Napoli, comunque, è già pronto a dare battaglia impugnando il decreto davanti al Tar.

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