Farmacista senza lavoro si uccide e chiede “scusa” per il cadavere

di Redazione

 NAPOLI. Si uccide perché, rimasto senza lavoro, non riesce a pagare l’affitto di casa, e si scusa, con un biglietto, per il ”disturbo” che il ritrovamento del suo corpo arrecherà ai carabinieri.

E’ accaduto a Pomigliano d’Arco, nel napoletano, dove un uomo di 61 anni, laureato in farmacia e informatore farmaceutico, ormai da tempo senza un lavoro, si e’ impiccato nella sua abitazione, sottolineando, in un biglietto, la propria solitudine dovuta alla situazione lavorativa.

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