CASERTA. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Santa Maria Capua Vetere, coadiuvati dai colleghi della compagnia di Maddaloni, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso della Procura della Repubblica di Napoli Direzione Distrettuale Antimafia.
Sequestrati un portone in ferro blindato ed un sistema di videosorveglianza composto da una telecamera fissa e due telecamere brandeggianti di grosse dimensioni, installato presso labitazione di Piscitelli Raffaele, detto O Cervinese, 45 anni, ritenuto affiliato al clan Carfora, attivo a Maddaloni e comuni limitrofi, resosi irreperibile lo scorso 15 aprile, insieme al nipote Antonio De Lucia, 33 anni, di Santa Maria a Vico, durante lesecuzione di 54 provvedimenti cautelari scaturiti dallindagine denominata White Mary, condotta dai militari dellArma sammaritana.
Eseguita anche unapprofondita perquisizione domiciliare nel corso della quale, allinterno dellabitazione di Piscitelli, è stato rinvenuto un nascondiglio di piccole dimensioni, il cui accesso era occultato da una parete mobile di grosse dimensioni in cemento armato, attivabile tramite una fittizia presa di corrente posta allinterno del bagno di una taverna sita al piano terra ed adiacente alla camera da letto.
Lattività dei carabinieri non si è, però, limitata alla sola perquisizione dellabitazione di Piscitelli. Infatti, con il supporto del 7° elinucleo di Pontecagnano, hanno eseguito un rastrellamento dellarea boschiva posta alle spalle dellabitazione che ha consentito di rinvenire, allinterno di una grotta posta quasi al vertice dellarea montuosa, una piantagione di hashish composta da 21 piante di piccole dimensioni ma, soprattutto, un fucile kalashnikov con matricola non censita in banca dati e quindi da ritenersi clandestino, perfettamente funzionante e munito di due serbatoi e 208 proiettili calibro 5,56 mm e 134 proiettili per pistola calibro 9.