Via Di Jasi e l’errore da 250mila euro: i tecnici si difendono

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Il direttore dei lavori di un progetto eseguito da altri e’ obbligato al controllo dei lavori e della corrispondenza del progetto esecutivo in rapporto allo stato dei luoghi. Il progetto esecutivo, nel merito, non è stato ancora eseguito.

Il progettista esecutivo e’ obbligato, se errore esiste, al rilievo e correzione dello stesso e il direttore dei lavori obbligato, dopo l’esecuzione del progetto esecutivo, alla verifica dello stesso, in rapporto allo stato dei luoghi, con apposito verbale, dopo la consegna dei lavori ed alla eventuale sospensione dei lavori stessi per gli errori progettuali che si riscontrano.

Nel caso del marchiano errore per circa 250mila euro di spese inesistenti all’interno del progetto definitivo per i lavori di rifacimento di via Vito di Jasi, quindi, l’allora direttore dei lavori, dimessosi dopo due mesi dall’incarico, per entrare nell’attuale giunta, non avrebbe potuto prendere visione del progetto già inviato alla stazione unica appaltante per l’espletamento della relativa gara.

Una precisazione, questa, pervenuta dagli addetti ai lavori, di cui prendiamo atto. Inoltre, sempre stando ai tecnici, quello stesso progetto, per il quale la gara è stata espletata e i lavori sono in via di assegnazione, presenterebbe anche diversi altri errori, questa volta in difetto, come la mancanza di previsioni di spesa per gli alloggiamenti dei sottoservizi e per la rimozione e nuova sistemazione di quella parte di via Vito di Jasi per la quale la pavimentazione del manto stradale è in lastre di basalto.

Tutte dichiarazioni che non fanno altro se non confermare che quella gara, effettuata sulla base di questo traballante progetto, dovrebbe, forse, essere annullato.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico