Movida, Candia: “L’amministrazione deve confrontarsi con i sindacati”

di Nicola Rosselli

Franco CandiaAVERSA. “In merito all’ordinanza per gli orari di chiusura dei locali di somministrazione che interessano la “movida” aversana, l’Ascom è stata invitata dall’Amministrazione a dare un parere in merito agli orari.

L’associazione ha confermato gli orari precedenti la liberalizzazione dettata dal governo centrale. Il sindaco può modificare gli orari, per esigenze del territorio. La cosa sulla quale l’Ascom, invece, non è d’accordo e rivendica è che l’amministrazione si relaziona con i singoli commercianti superando a piè pari l’organizzazione sindacale”.

Franco Candia, responsabile cittadino dell’Ascom ritorna sui provvedimenti e sulla gestione degli orari dei locali della movida aversana e, così come aveva fatto in precedenza anche la responsabile cittadina della Confesercenti Pina Giordano, rivendica il diritto delle associazioni di categoria di essere ascoltate in merito a decisioni che riguardano i commercianti.

“Se l’Ascom si deve addossare l’onere di dare forza alle ordinanze dell’amministrazione, – ha continuato l’imprenditore normanno – pretende di essere l’interlocutore-mediatore di tutto ciò che interessa il comparto commerciale. L’Ascom ha nella sua mission l’unico scopo di tutelare gli interessi dei soli commercianti, che siano associati o non, cosi come ha fatto nel dare suggerimenti appropriati in merito al regolamento dei Gazebo e di tante altre questioni inerenti sempre il commercio aversano, senza prendersi meriti ma addossarsi, a volte, da parte dei commercianti delle critiche”.

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