Mammografia, Cella: “Messaggio ingannevole, Comune revochi patrocinio”

di Antonio Arduino

 AVERSA. “A meno che non sia dettata da ragioni di appartenenza allo stesso partito politico, l’amministrazione non può patrocinare l’iniziativa di un centro polidiagnostico che promuove la prevenzione del cancro della mammella attraverso un messaggio pubblicitario ingannevole. Ne va dell’immagine di Aversa”.

A parlare è il leader dell’opposizione Salvino Cella, presidente della commissione consiliare Controllo e Trasparenza, che segnala l’anomalia, che come afferma è verificabile con una semplice telefonata al numero verde indicato nel messaggio pubblicitario del centro.

“Sul manifesto affisso in città si legge – dice Cella – che la struttura offre mammografia e visita senologica gratuita in occasione dell’iniziativa definita ‘Maggio per la Donna’. Questo nell’ottica di incentivare l’abitudine alla prevenzione di una malattia grave e mortale ma curabile, se presa in tempo, qual è il cancro della mammella”. “In realtà – prosegue il leader dell’opposizione – la mammografia non è gratuita, la visita senologica non è detto che possa essere effettuata, e l’iniziativa è limitata solo alle donne dai 45 anni in poi come se il tumore del seno non potesse colpire anche donne di età inferiore”.

A giustificare le affermazioni di Cella è il dato di fatto, verificato telefonicamente, che per eseguire la mammografia “gratuita” il personale del centro avverte la paziente di raggiungere la struttura fornita di ricetta del sistema sanitario nazionale sulla quale il medico di famiglia abbia apposto il codice di esenzione D03 che permette l’erogazione gratuita della prestazione finalizzata alla prevenzione. Naturalmente questo è possibile se la donna ha dai 45 anni in su, per le altre la prevenzione non è gratuita ma c’è da pagare una quota di 58 euro.

Quanto alla visita senologica, premesso che l’operatore del centralino ricorda che viene offerta dal centro gratuitamente, quindi senza dover presentare alcuna ricetta, arriva la risposta che però non c’è posto, liste per il mese di maggio sono chiuse e a giugno l’iniziativa non c’è più. Dunque, quella pubblicizzata come iniziativa del mese di “Maggio per la Donna” è una prevenzione gratuita, pagata dal Sistema sanitario nazionale. Quella stessa attività di prevenzione che le donne dai 45 anni in su possono effettuare in tutti e dodici i mesi dell’anno, gratuitamente, in un qualsiasi studio radiologico convenzionato presentando la ricetta del medico di famiglia corredata del codice di esenzione D03.

Da qui l’evidenza del messaggio pubblicitario ingannevole. Tanto ingannevole da essere stato frainteso dall’amministrazione municipale che ha patrocinato l’iniziativa di offrire alla popolazione femminile due appuntamenti per la prevenzione gratuita della mammella utilizzando mezzi e personale del centro polidiagnostico. Per Cella è un patrocinio da revocare.

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