Linee programmatiche, Cella: “Sono fiducioso”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Undici giugno 2012 va in scena il primo consiglio comunale dell’era Sagliocco. Quasi un anno dopo arrivano le linee programmatiche della nuova amministrazione che danno una idea ai cittadini di che cosa spera di realizzare il governo locale nel prossimo quadriennio.

In realtà, in questo primo anno di gestione senza linee programmatiche di realizzazioni se ne sono già viste. Potranno essere o no condivise, criticate o applaudite, decise da uno solo o da un gruppo il sindaco Sagliocco di realizzazioni ne ha già collezionate tante: il trasferimento della fiera settimanale nell’area di via De Nicola, l’apertura del Parco Grassia, la bonifica dell’area standard di via Guido Rossa, la chiusura del contenzioso tra Comune-Ctp-privati sull’area dell’ex deposito tranviario di piazza Crispi con l’avvio dei lavori per recuperare la zona, l’apertura della struttura del Suap in cui è stata trasferito l’ufficio tecnico comunale, il trasferimento (in itinere) dell’ufficio acquedotto nell’ex caserma dei vigili urbani che era stata lasciata al degrado da ben cinque anni, la cancellazione del pagamento del parcheggio nell’intera città, cimitero compreso, nei giorni festivi con riduzione delle tariffe e dei costi di gestione grazie all’affidamento del servizio alla cosiddetta gestione in house, il recupero dell’area verde di via Fermi di proprietà delle ferrovie dello stato. In pratica fatti, non programmi di cose da fare.

Proprio come ha affermato nel corso del consiglio comunale di ieri ricordando che le linee programmatiche della sua amministrazione non si discostano da quelle presentate dagli ultimi cinque sindaci, tutte buone intenzioni ma alla fine quello che conta sono i fatti e su questi Sagliocco ha sfidato maggioranza ed opposizione a valutare l’operato futuro ed attuale della sua amministrazione.

Un punto che ha trovato il conforto di Salvino Cella, esponente dell’opposizione, un anno fa candidato sindaco del centrosinistra. “Visto che durante la prima fase di questa amministrazione il sindaco ha corretto molti degli errori compiuti da chi lo ha preceduto, sono fiducioso nel buon esito della programmazione presentata in questa aula”, ha commentato a fine consiglio, ricordando alcuni punti sui quali considera necessario che si intervenga in tempi brevi. “Naturalmente – ha commentato Cella – considerando che questa amministrazione ha solo un anno di vita si tratta di problemi ereditati ma vanno affrontati al più presto perché non diventino di sua responsabilità”.

“Per fare degli esempi concreti mi riferisco – ha aggiunto – all’utilizzo da parte della cittadinanza del palazzetto dello sport che oggi è gestito come una proprietà privata. All’inagibilità della biblioteca comunale. Alla gestione economica delle proprietà comunali, concesse praticamente gratis ai privati contro il pagamento, da parte del Comune, di fitti d’oro, con contratti capestro, quando è l’ente a prendere in affitto locali come nel caso di quelli presi in via Nobel per ospitare un archivio”.

“E ancora – aggiunge – mi riferisco all’assenza di servizi sociali, di servizi per diversamente abili, all’affidamento esterno della manutenzione ordinaria delle strade che produce solo danno alle casse municipali per i risarcimenti che il Comune è costretto ad erogare a cittadini ed automobilisti. Alla spesa abnorme di materiale di cancelleria valutata in 1milione e 800 mila euro di cui 1 milione e 400 mila spesi, inspiegabilmente, solo negli uffici del servizio idrico, contro la restante parte spesa in tutti gli altri uffici municipali”. “Esempi che lasciano intravedere la necessità di una verifica di gestione che, considerando quanto fatto in questo primo anno per rivedere e correggere gli errori passati, mi fanno essere ottimista per il futuro”, conclude Cella che, è giusto ricordare, è presidente della commissione consiliare Controllo e Trasparenza.

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