Lavori in Via Di Jasi: corretto “errore” da 250mila euro

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Dopo la spesa prevista di 700mila euro per la bonifica di uno standard di proprietà comunale in via Guido Rossa, scesa in questi giorni al di sotto dei 200mila euro, è di attualità un altro strano conteggio, …

… quasi certamente un macroscopico errore materiale nel compiere una moltiplicazione, relativamente ai lavori per il rifacimento di via Vito di Jasi. Il relativo bando di gara fu emesso sotto la passata amministrazione. In esso è prevista la “fresatura” della parte superiore del manto stradale, una sorta di raschiatura dell’asfalto superficiale. Quando si va a determinare la quantità di materiale di risulta che ne verrebbe fuori si ha una cubatura, stando agli addetti, simile a quelle delle macerie di un palazzo di una decina di piani. Se si va a verificare, invece, si tratta di un errore materiale che, di fatto, moltiplica per oltre venti volte la reale quantità. Di conseguenza, viene moltiplicato anche il trasporto e lo smaltimento di questo materiale di risulta.

Per farla breve, nel progetto definitivo sono previsti circa 250mila euro in più di spese per lavori che non sarebbero mai stati eseguiti. Una somma enorme se si tiene conto che il costo dell’intera opera, sempre secondo questo progetto definitivo, è di un milione e 200mila euro. In pratica, circa il 35% del costo dei lavori sarebbe assorbito da queste due voci.

Un errore che sarebbe dovuto saltare agli occhi degli addetti ai lavori, in particolare del direttore dei lavori, successivamente dimissionario perché divenuto assessore dell’attuale giunta. Ma l’iter è andato avanti giungendo la gara per l’aggiudicazione dei lavori presso la stazione unica appaltante e arrivando anche ad avere un’impresa che se li è aggiudicati.

In questa fase, il nuovo dirigente dell’area, l’ingegnere Alessandro Diana, ha notato l’anomalia e, al momento, non ha ancora proceduto all’assegnazione definitiva. Un ritardo sul quale, sino a ieri, erano in molti a chiedersi i motivi e che ora sembrano chiari: trovare un escamotage giuridico che porti a rivedere il progetto sulla cui base si è svolta la gara.

“Si tratta – ha dichiarato da parte sua il sindaco Giuseppe Sagliocco – di un marchiano errore. Insieme all’ingegnere Diana abbiamo già fatto una riflessione e, sebbene non entrati nel merito, dopo aver riflettuto lungamente, abbiamo ipotizzato di tagliare l’importo dell’appalto della cifra dell’errore di calcolo. Ovviamente, se mi dovessi accorgere di altre anomalie sulla vicenda non esiterei a segnalare il tutto agli organi competenti, così come ho già fatto in altri casi”.

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