“A spasso con la Storia”, successo della settima edizione

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Grazie Enzo Maiorca, Gina Oliva e Giovanni Granatina! Grazie! Anche questa settima edizione di “A spasso con la Storia”, dal titolo “La contea normanna”, è stata all’altezza delle aspettative degli aversani e non …

… che in centinaia e centinaia hanno affollato l’ex complesso monastico di “San Francesco” per assistere a questa manifestazione di teatro itinerante organizzata da Golem Teatro in collaborazione con Accademia Italiana Domenico Cimarosa e Bulè Service.

“Un viaggio nella storia di Aversa dalle origini ad oggi: mille anni in 90 minuti di intenso spettacolo, dove 40 artisti, in splendidi costumi d’epoca, racconteranno le gesta dei protagonisti che hanno scritto le più belle pagine della nobile storia della città”, recitava il comunicato di presentazione e le promesse sono state mantenute tutte con gli episodi salienti presentati tra il serio e il faceto.

Sulla scena si sono succeduti Rainulfo Drengot con un effervescente Maccus, Domenico Cimarosa mirabilmente interpretato da Carmine Monaco, Peppuccio Romano che ha consentito all’amico Luca De Rosa di diventare per qualche ora un parlamentare, anche se colluso con la camorra, il podestà Luigi Andreozzi con alcuni militari tedeschi (un pò sopra le righe), la Regina Giovanna D’Angiò e il suo tormento per la morte del marito Andrea d’Ungheria e lo spaccato, bello, della “Maddalena” con quattro splendidi pazzi, veramente brave soprattutto le tre ragazze.

“Tra le novità di quest’anno – affermano gli organizzatori – c’è sicuramente il cast che vede in scena tutti gli attori del Golem Teatro: Giovanni Granatina e Dimitri Tetta saranno rispettivamente il Podestà Andreozzi ed il generale tedesco nella scena che narra come l’aversano riuscì, con un espediente, ad evitare che i nazisti minassero i monumenti della città alla fine della II Guerra Mondiale; Giovanni Del Prete è il Direttore del Manicomio; mentre Francesca Iovine è protagonista della scena che rappresenta il periodo della peste. Un ospite d’eccezione ha dato voce a Domenico Cimarosa: si tratta del baritono Carmine Monaco, aversano doc, che interpreta una parte dell’aria dell’ “Impresario in Angustie”.

L’artista, che è accompagnato dal clavicembalista Francesco Virgilio, ha accettato con entusiasmo l’invito “perché si tratta di un’iniziativa che valorizza frammenti di storia della città ma anche luoghi che tutti gli aversani dovrebbero conoscere e di cui tutti dovremmo essere orgogliosi”.

Splendido lo scenario costituito, come al solito, da uno dei luoghi più affascinanti della città: l’incantevole complesso monumentale di san Francesco delle Monache in Aversa. Gli spettatori saranno guidati dal chiostro romanico, attraverso la chiesa barocca, fino al Belvedere che offre un’incomparabile vista della città, avendo il privilegio di ammirare affreschi di scuola giottesca, elementi architettonici medievali, cori lignei di ineguagliabile bellezza.

Per l’ottava edizione, che certamente ci sarà, una sola raccomandazione: cambiamo lo scenario. Ci sono tanti immobili storici sui quali focalizzare l’attenzione degli aversani e non: facciamolo. Inoltre, diamo spazio anche alla storia più piccola, come, ad esempio, la nascita di toponimi particolari come “areta a scalella”; “abbascia a scesa”, “miezz all’uorto ‘e vagn” e così via.

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