Servizi sociali: assegni di cura per i malati di Sla

di Redazione

 LUSCIANO. “L’erogazione degli assegni di cura per i malati di sclerosi laterale amiotrofica e di altre patologie del motoneurone ci permetterà di garantire un sostegno concreto alle famiglie e di contribuire alla permanenza a domicilio dei pazienti”.

Così Ernesto Di Mattia, coordinatore dell’Ambito C08 annuncia la nuova iniziativa, promossa grazie alla delibera di giunta regionale sulla sperimentazione, a valere sul Fondo Non Autosufficienza 2011, pubblicata sul Burc del 25 febbraio 2013.

“Su input del coordinamento istituzionale dell’Ambito e grazie all’aiuto dei servizi sociali professionali e del segretariato sociale – continua Di Mattia – erogheremo somme che varieranno sulla base della gravità della disabilità e del bisogno socioassistenziale sociale: 400 euro mensili per pazienti a bassa intensità assistenziale;800 euro mensili per i pazienti a media intensità assistenziale; 1500 euro mensili per i pazienti ad alta intensità assistenziale. Il progetto è finalizzato al riconoscimento dell’importante ruolo svolto dai familiari delle persone affette da sla e da patologie del motoneurone, che ogni giorno affrontano queste terribili malattie, con costi che ricadono in parte o interamente sulle loro spalle”.

Tutti i residenti dei comuni dell’Ambito C08 (Lusciano capofila, Parete, San Marcellino, Trentola Ducenta, San Cipriano D’Aversa, Villa Literno e Villa di Briano) che vorranno richiedere l’assegno di cura dovranno consegnare le domande quanto prima al segretariato sociale e/o ai servizi sociali del Comune di pertinenza. Il Comune capofila concorderà successivamente con l’utente e la sua famiglia tempi e modalità di erogazione del contributo o l’eventuale scelta tra Ptri e assegno di cura. Gli assistenti sociali di Ambito dovranno effettuare una valutazione sociale e attivare le procedure per convocare le unità di valutazione integrata.

“Raccolti tutti i progetti di intervento inviati dal segretariato sociale e dai servizi sociali professionali dei singoli comuni, l’ufficio di piano provvederà alla compilazione dei modelli da inoltrare alla Regione – conclude Di Mattia – I progetti saranno accettati fino ad esaurimento fondi. I Settori Assistenza sociale dei Comuni e della Regione effettueranno un monitoraggio del programma sperimentale sia in termini di risultati attesi che di risorse utilizzate”.

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