Padova, topo fritto nelle patatine: multa da 7mila euro

di Mena Grimaldi

 PADOVA. Avevano comprato un sacchetto di patatine da sgranocchiare davanti alla tv lo scorso 16 maggio una coppia di fidanzatini.

Ad aprirlo era stata la giovane che, improvvisamente, aveva notato nel sacchetto qualcosa di strano. Credendosi fosse una “sorpresa” lo aveva preso in mano, ma immediatamente si era accorta che si trattava di un topo morto, fritto insieme alle patatine e mummificato.

Alla vista, la giovane era svenuta, tanto che il fidanzato aveva dovuto chiamare i soccorsi. Il girono dopo, la coppia si reca dai carabinieri di Spinea per la denuncia.

Attraverso una consulenzatecnica affidata all’istituto zooprofilattico di Legnaro per capire le cause della morte del ratto, il pm è riuscito a chiarire con certezza che il topo si era infilato, suo malgrado, nel processo di preparazione delle patatine e quindi era stato fritto nell’olio, confezionato e venduto al supermercato senza che nessuno nella ditta produttrice se ne accorgesse.

Motivo che ha portato la magistratura a emettere un decreto penale di condanna nei confronti dell’amministratore e dell’addetto al controllo qualità della ditta.

L’azienda padovana produttrice delle patate confezionate, infatti, come stabilito da un decreto penale, probabilmente dovràpagare due sanzioni da 3.500 euro: una multa la pagherà il proprietario della ditta, l’altra il responsabile del controllo qualità.

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