Lucia Manca, condannato a 20 anni il marito

di Mena Grimaldi

 VENEZIA. “Una sentenza corretta ed equilibrata, destinata ad essere confermata in secondo grado”.

Così i legali di parte covile hanno commentato la sentenza che ha condannato Renzo Dekleva a 20 anni e 6 mesi di reclusione per l’omicidio della moglie, Lucia Manca.

Il gup del Tribunale di Venezia ha ritenuto il marito della donna unico responsabile dell’omicidio della moglie Lucia, della soppressione del cadavere e per falso. Dekleva ha ascoltato la lettura della sentenza in silenzio, senza mai guardare i parenti della vittima.

Il giudice Marta Paccagnella ha letto la sentenza dopo quattro ore di camera di consiglio. Nel dispositivo ha accolto la tesi accusatoria del Pm Francesca Crupi (che aveva chiesto l’ergastolo per Dekleva) riconoscendo 18 anni di carcere per l’omicidio della donna, due anni per la soppressione del cadavere e sei mesi per falso. Quanto alle parti civili – fratelli e nipoti di Lucia Manca – il giudice ha disposto una provvisionale di 360 mila euro.

I difensori di Dekleva, Pietro Someda e Stefania De Danieli, nonhanno commentato la sentenza, riservandosi, una volta letto il dispositivo, di ricorrere in appello.

Lucia Manca, 52 anni, residente a Marcon, era scomparsa la mattina del 7 luglio e viveva uno stato di disagio, probabilmente perché aveva scoperto del tradimento del marito. L’uomo, infatti, aveva un’altra donna alla quale aveva mentito dicendo di essersi separato.

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