Letta incontra Merkel: Italia governo europeista, la Germania non dice cosa fare

di Emma Zampella

Enrico Letta e Anegla MerkelROMA. Primi impegni da premier per Enrico Letta che, dopo aver ottenuto la fiducia dalla Camera,vola dalla cancelliera tedesca Angela Merkel: “L’Italia si impegna a seguire le politiche di risanamento”.

“Noi abbiamo fatto la nostra parte in Europa. L’obiettivo del governo italiano è far capire che la grande crisi che da cinque anni stiamo vivendo non ha trovato soluzioni sufficienti perché non c’è stata abbastanza Europa. E’ l’obiettivo che raggiungeremo attraverso una forte intesa tra Germania e Italia, perché l’Europa ha sempre raggiunto grandi risultati quando Germania e Italia hanno fatto sì che questi risultati si raggiungessero. Oggi il governo che si forma è un governo politico. È un governo che vuole usare tutta la forza politica per lavorare in due direzioni: innanzitutto ristabilire la fiducia ai cittadini italiani per la politica e poi combattere la disoccupazione” con queste parole Enrico Letta ha presentato la presa di posizione e di responsabilità del suo Governo e di tutto il paese.

Perciò il governo italiano sarà “fortemente europeista”, ha proseguito il premier italiano, perché il 2013 e il 2014, quando l’Italia avrà la presidenza dell’Ue, sia un periodo in cui “l’Europa finalmente riesca a raggiungere l’unione bancaria, economica, fiscale e politica, che rappresentano l’impegno maggiore che il nostro governo metterà in questo periodo. Soltanto se raggiungiamo questi obiettivi siamo in grado poi di dare risposte ai problemi a casa, altrimenti tutto è più difficile. Noi non abbiamo alcuna intenzione di dire ai cittadini tedeschi cosa devono fare così come sappiamo che i cittadini tedeschi non hanno alcuna intenzione di dire ai cittadini italiani cosa dobbiamo fare: tutti insieme, come cittadini europei, dobbiamo fare più Europa”. “Dopo due mesi di una faticosa crisi politica, l’Italia -ha assicurato Letta- esce forte dell’impegno di continuare sulle politiche di risanamento e di mantenimento dei conti pubblici a posto, nei confronti degli impegni che l’Unione europea ha chiesto ad ogni Paese di assolvere.Noi abbiamo fatto la nostra parte”. D’altro canto, i rapporti tra Germania e Italia sono molto importanti.

“Collaboreremo con gioia con il nuovo governo italiano anche perché il presidente Napolitano ci ha detto quanto l’Italia tiene all’Europa”- ha ribadito la Merkel spiegando che l’Ue deve proseguire sulla strada del consolidamento fiscale – Dobbiamo continuare sulla strada già iniziata dalle istituzioni europee degli ultimi anni, per esempio il fiscal compact, il consolidamento fiscale”. Durante la sua visita in terra tedesca, il presidente del Cosniglio ha ribadito: “Non vogliamo un’Europa che consenta di fare debiti a chi li vuole fare, ma ora la determinazione con la quale ha costruito le regole deve essere pari a quella per portare avanti politiche per la crescita”.

“Continueremo a fare tutto ciò che necessario per mantenere i nostri conti in ordine. Ma l’Europa deve fare ciò che è possibile per la crescita”, ha osservato ancora Letta. “La politica fiscale non è tutto” ha ribadito la cancelliera Angela Merkel nel corso della conferenza stampa congiunta a Berlino con il presidente del Consiglio. Gli aggiustamenti fiscali e la crescita economica non sono strategie opposte, ha aggiunto Merkel, ma “complementari”. Fondamentali per la “competitività”sono entrambi: “consolidamento fiscale” e “crescita”.

“Un’ottima collaborazione politica può rafforzare situazione economica”, ha detto invecela cancelliera tedesca. “Le previsioni economiche di medio termine hanno reso la lotta alla disoccupazione un tema centrale” ha anche detto Merkel. “Dobbiamo investire sugli sgravi fiscali alle imprese – ha aggiunto – sull’aumento dell’occupazione e in tutti i paesi europei ci devono essere più investimenti privati e meno burocrazia. ‘Se all’inizio della crisi non ci fosse stata una decisione unanime (dell’Europa sulle politiche di rigore, ndr) oggi non saremmo dove siamo”, ha poi affermato la cancelliera, sottolineando tuttavia che “noi facciamo politica per le persone, per i cittadini che hanno bisogno di lavoro”.

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