Gli “hacker del Pd” rubano mail del M5S e ricattano i grillini

di Antonio Taglialatela

 ROMA. “Gli hacker del Pd”, così si è definito un gruppo di pirati informatici che avrebbe rubato per mesi le mail di una trentina di parlamentari del Movimento 5 Stelle.

Mail che sarebbero “compromettenti”, considerato che i pirati informatici, in un messaggio sul loro sito (http://glihackerdelpd.bitbucket.org/), pubblicato anche su Youtube, hanno minacciato i grillini di divulgare il contenuto integrale dei messaggi se non verranno esaudite alcune richieste: la pubblicazione dei redditi e patrimoni di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio e il dettaglio dei ricavi del blog del comico genovese.

La notizia è stata resa nota da “L’Espresso”, i cui giornalisti hanno parlato con i responsabili dello spionaggio informatico.

Nel video scorrono immagini di esponenti del M5S e si legge: “Vi abbiamo osservato per lungo tempo. Abbiamo studiato ogni vostra mossa…. E siamo rimasti delusi. Un movimento che poteva portare una speranza è finito per arricchire pochi. Promuovete la trasparenza… ma non la praticate in casa. È venuto il momento della resa dei conti. Abbiamo una copia di tutte le vostre email. Se non le volete vedere pubblicate dovete soddisfare alle nostre richieste”.

L’operazione sarebbe iniziata nel novembre scorso, sulle caselle di posta private dei parlamentari, che all’epoca non erano nemmeno candidati. La prima casella “pubblicata”, annunciano gli “hacker democratici”, è quella di Giulia Sarti, deputata ventiseienne, capolista grillina per l’Emilia-Romagna. Il link, però, finora non ha funzionato.

Il video degli hacker del Pd

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