Francesco ai nuovi sacerdoti: “Siete pastori, non funzionari”

di Antonio Taglialatela

 ROMA. “Ne sono degni?”, ha chiesto Papa Francesco. E il cardinale vicario Agostino Vallini: “Dalle informazioni raccolte presso il popolo cristiano posso attestare che ne sono degni”.

E’ racchiuso in questo botta e risposta il suggestivo rito celebrato domenica mattina a San Pietro per l’ordinazione di dieci nuovi sacerdoti della diocesi di Roma. Sei italiani, due indiani, un argentino e un croato, formatisi in tre seminari romani.

Dopo aver consegnato loro l’ostia sulla patena e il calice con il vino per la celebrazione della messa, il Pontefice ha scambiato con ciascuno di loro l’abbraccio e il bacio di pace, raccomandando: “Siete pastori, non funzionari. Siete mediatori, non intermediari. Abbiate sempre davanti agli occhi l’esempio del Buon Pastore, che non è venuto per essere servito ma per servire e per cercare di salvare ciò che era perduto”.

“Dispensate a tutti quella parola di Dio che voi stessi avete ricevuto con gioia. – ha detto loro Bergoglio – Ricordate le vostre mamme, le vostre nonne, i vostri catechisti, che vi hanno dato la parola di Dio, la fede e vi hanno trasmesso questo dono della fede. Leggete e meditate assiduamente la parola del Signore per credere ciò che avete letto, insegnare ciò che avete appreso nella fede, vivere ciò che avete insegnato”.

La parola di Dio non è di proprietà dei sacerdoti, ha chiosato il Santo Padre: “E’ parola di Dio, e la chiesa è la custode della parola di Dio”. Davanti ad una folla di circa centomila persone, giunta per quella che è stata la Giornata mondiale delle vocazioni, il Papa ha sostenuto che “la giovinezza bisogna metterla in gioco per grandi ideali”.

E, come una “rockstar”, Francesco, durante l’Angelus,ha chiesto ai presenti: “Qualche volta avete sentito la voce del Signore che attraverso un desiderio, un’inquietudine, vi invitava a seguirlo più da vicino? Avete avuto voglia di essere apostoli di Gesù?”. “L’avete sentito? Non sento”, ha detto mettendosi la mano all’orecchio, attendendo il “sì” dei giovani.

L’omelia di Papa Francesco (21.04.13)- VIDEO

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