Debiti Pa, il Cdm vara il decreto: sbloccati 40 miliardi per le imprese

di Redazione

 ROMA. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge sui pagamenti dei debiti della Pubblica amministrazione alle imprese.

Oltre ai 40 miliardi arriveranno ulteriori tranche “sia in termini di cassa che per le emissioni con la legge di Stabilità per il 2014”, ha detto il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli. “Non abbiamo contezza di quanti debiti sono scaduti -ha aggiunto Grilli – Sarà fatta una verifica dei crediti certi,liquidi ed esigibili. Questo servirà a programmare le altre trance di intervento e dare certezza di tempi alle imprese creditrici”.

“Le amministrazioni potranno cominciare a pagare i debiti subito dopo la pubblicazione del decreto, che immagino sarà lunedì. – ha detto il ministro Grilli – Entro il 30 aprile saranno resi noti gli spazi finanziari ed entro il 15 maggio la ripartizione delle risorse rispetto alle richieste. Dalla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del decreto il governo garantisce il pagamento di debiti per una cifra non superiore ai 2,3 miliardi – ha precisato Grilli – Per questa cifra non sarà necessario aspettare il riparto”.

“Il ritardo della Pubblica amministrazione nei pagamenti della Pa è una situazione inaccettabile e che è stata a lungo accettata” ha detto il premier, Mario Monti durante la conferenza stampa a palazzo Chigi al termine del Cdm. “Ho provato sorpresa e leggera indignazione – ha aggiunto Monti – per le tante espressioni di severa critica al governo, che ha impiegato tre giorni in più del previsto, che provengono da quelle forze politiche che hanno provocato questo fenomeno. Ho visto un’improvvisa voglia di tutti di pagare molto di più alle imprese, compresi coloro che le hanno soffocate in passato”. “I debiti accumulati – sostiene il professore – finora dalle pubbliche amministrazioni hanno scaricato gli oneri sul futuro delle imprese e dei cittadini – ha detto i premier – I debiti accumulati fino al 2010 erano pari a 74 miliardi e a 80 nel 2011”.

Ea chi dice che il pagamento dei debiti si sarebbe potuto fare nell’autunno scorso, Monti risponde che non era possibile. “Infatti – spiega- in quel momento non era ancora stato modificato a livello Ue il nuovo spazio di intervento e di equilibrio del bilancio italiano. Così avremmo superato il 3% del deficit-Pil”.

Per il premier, ora, c’è “la fondata aspettativa che a maggio l’Italia sarà dichiarata uscita dalla procedura Ue per deficit eccessivo”. Con questo decreto Monti “che ciò consenta al nuovo governo di uscire dalla situazione di disavanzo eccessivo”.

Ma le polemiche non mancano. Nei debiti della pubblica amministrazione, secondo la Cgia di Mestre, non sono conteggiati quelli spettanti alle piccole e medie imprese che porterebbero a un importo complessivo tra i 120 e i 130 miliardi di euro. La Cgia, dopo aver analizzato la relazione della Banca d’ Italia presentata nei giorni scorsi alla Camera, ha scoperto che i 91 miliardi di euro che l’Istituto ha stimato in questo rapporto sono stati calcolati attraverso un’indagine campionaria condotta solo sulle imprese con più di 20 addetti.

Secondo Carlo Sangalli, presidente di Rete Imprese Ita, “il provvedimento del governo dimostra che non si è ancora compreso che il sistema delle imprese del terziario di mercato, dell’artigianato e dell’impresa diffusa è al collasso”. Sangallichiede l’immediato sblocco e modalità semplificate per l’accesso ai debiti Pa.Il provvedimento, a suo avviso, non produrrà alcuno degli effetti auspicati e se non ci saranno interventi del Parlamento ci troveremo a dover affrontare gli stessi problemi da qui a pochi mesi. “Il meccanismo che viene riproposto, a conti fatti, rende quasi impossibile alle imprese il recupero dei crediti”, sostiene il presidente di Rete Imprese.

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