Francia, sì alle nozze gay. Cattolici in rivolta

di Mena Grimaldi

 PARIGI. Dopo diverse settimane di acceso dibattito parlamentare, l’Assemblea nazionale francese si è pronunciata oggi con voto solenne a favoredelle nozze gay con 331 sì e 225 no.

La Francia, così, è il 14° paese al mondo ad aver istituito il matrimonio tra persone dello stesso sesso e le adozioni per le coppie omosessuali.

All’interno del pacchetto di misure varato dall’Eliseo sarà il nuovo articolo 143 del codice civile a disciplinare la libertà di unirsi nel sacro vincolo tra persone dello stesso sesso: “Il matrimonio è contratto tra due persone di sesso opposto o dello stesso sesso”. Le disposizioni che ne derivano, come l’età degli sposi o alcuni impedimenti, rimangono gli stessi della precedente legislazione.

Con l’atteso via libera di oggi dell’Assemblea nazionale di Parigi al progetto di legge sui matrimoni e le adozioni gay, diventano 14 i Paesi a consentire le nozze tra persone dello stesso sesso, a cui si aggiungono 9 Stati degli Usa: Danimarca, Olanda, Belgio, Spagna, Canada, Sudafrica, Norvegia, Svezia, Portogallo, Islanda, Argentina, Uruguay, Nuova Zelanda, Finlandia.

Intanto, centinaia di persone dei movimenti cattolici si sono riversate nelle principali piazze di Parigi per protestare contro l’adozione del disegno di legge, fortemente voluto dal presidente Francois Hollande e suo cavallo di battaglia durante le presidenziali 2012.

Parallelamente, nel Paese si registrano però anche diversi cortei di sostegno organizzati contro l’omofobia, mentre ieri il presidente socialista dell’Assemblea Nazionale, Claude Bartolone, ha ricevuto una busta contenente della polvere da sparo.

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