Corea Nord: caccia Usa pronti a decollare, Seul in allerta

di Redazione

 SEUL. Venti di guerra spirano lungo la penisola coreana. Il giovane dittatore nordcoreano Kim Jong-un, che due giorni fa aveva dichiarato lo “stato di guerra” contro la Corea del Sud, ha minacciato di rafforzare l’arsenale nucleare aprendo i lavori della riunione plenaria del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori.

Secondo l’agenzia ufficiale Kcna, Pyongyang migliorerà il deterrente atomico “qualitativamente e quantitativamente” per contrastare le minacce Usa.Nel mirino del regime di Pyongyang,in caso di guerra, oltre a Seul e alle basi americane nel Pacifico, ci sono anche le basi Usa in Giappone: il Rodong Sinmun, quotidiano del Partito dei Lavoratori, cita esplicitamente quelle di Misawa, Yokosuka e di Okinawa.

La Corea del Sud, intanto, ha annunciato che metterà in campo risposte militari fortie veloci contro le provocazioni della Corea del Nord, senza tener conto delle conseguenze politiche. Lo ha assicurato la presidente Park Geun-hye, in una riunione coi vertici del ministro della Difesa: “Se c’è una provocazione contro la Corea del Sud e la sua gente – ha detto – ci dovrebbe essere una risposta forte iniziale senza alcuna considerazione politica”.

Nel frattempo, gli Stati Uniti, in stretto contatto con l’alleato sudcoreano, prendono le loro contromosse.E’ di domenica la notizia che gli americani hanno spostato in Corea del Sud dei caccia F-22 che normalmente fanno base in Giappone, a Kadena, “come mezzo per scoraggiare le provocazioni dalla Corea del Nord”, scrive il Wall Street Journal, citando fonti del Dipartimento della Difesa.

I marines della Corea del Sud e americani compiranno inoltre un nuovo ciclo di manovre militariin aprile – nell’ambito delle esercitazioni annuali “Foal Eagle” – per “affinare le capacità nelle operazioni di sbarco e tattiche, e di manovra delle unità meccanizzate”.

Il clima di escalation e di minacce, per ora solo retoriche, che va avanti da settimane preoccupa il mondo. Domenica Papa Francesco, nel messaggio pasquale Urbi et Orbi, ha lanciato un appello per la “pace in Asia, soprattutto nella Penisola coreana, perché si superino le divergenze e maturi un rinnovato spirito di riconciliazione”.

LA BOMBA ALL’URANIO. LaCoreadel Nord potrebbe avere optato per una bomba all’uranio arricchito nel recente test effettuato lo scorso 12 febbraio. E’ quanto sospettano gli esperti statunitensi che stanno tentando di analizzare i pochi elementi forniti dall’esperimento. Proprio gli accorgimenti adottati dal regime di Pyongyang per mantenere celata ogni traccia del test spingono gli analisti a ritenere che gli scienziati nordcoreani potrebbero avere testato una nuova tecnologia, dopo i due precedenti esperimenti fatti a partire dal 2006 con bombe al plutonio.

Le poche tracce di radioattività disperse nell’atmosfera vengono attentamente esaminate per ricavare indicazioni sulla natura dell’esperimento compiuto. Se venisse appurato con certezza che si e’ trattato di una bomba all’uranio, si avrebbe la conferma che laCoreadel Nord e’ in grado di maneggiare con successo entrambe le tecnologie impiegate per la costruzione di un ordigno nucleare. Inoltre, questo farebbe aumentare i timori riguardo a una possibile collaborazione con l’Iran in materia di tecnologia nucleare.

Il Nord è in possesso da molto tempo di scorte di plutonio, ma l’arricchimento dell’uranio rappresenterebbe una novità nel suo programma nucleare. Si tratta della stessa tecnologia che l’Iran, pur rivendicandone la legittimità per scopi civili, sta tentando di mettere a punto. Tuttavia, nonostante sia stata accertata la cooperazione tra Pyongyang e Teheran in campo missilistico, non vi sono prove certe che questo stia avvenendo per la fabbricazione di un ordigno nucleare.

“Ne siamo preoccupati, ma non abbiamo prove”, ha spiegato un ex funzionario dell’amministrazione Obama che ha chiesto di mantenere l’anonimato”. I due regimi “collaborano in molti campi, specialmente in quello missilistico. Il perché questa collaborazione non si sia estesa al programma nucleare e’ francamente un mistero”.

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