CASERTA. Il Genio Civile di Caserta, ancora una volta, propone la sottoscrizione di atti non previsti dalla legge generando ipertrofia burocratica di ostacolo alla snellezza ed efficienza della Pubblica Amministrazione.
Lo affermano, in una nota, gli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti Ppc della Provincia di Caserta, che hanno stigmatizzato tale atteggiamento segnalandolo al governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro, allassessore competente, Edoardo Cosenza, e ai dirigenti del Genio Civile di Caserta. In particolare, gli architetti e ingegneri casertani contestano lavviso inerente lobbligo, da parte del collaudatore, di produrre, prima della validazione definitiva degli atti progettuali da parte del Genio Civile, dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà circa leventuale inizio dei lavori.
I due Ordini ritengono tale richiesta immotivata poiché: La funzione del collaudatore non si svolge prima dellacquisizione degli atti progettuali validati dal Genio Civile, condizione inviolabile per poter dare inizio ai lavori. Inoltre, il comma 1 dellarticolo 6 della legge 9/83, richiamato dallavviso del Genio Civile, per darne forza di diritto, non contempla la produzione da parte del collaudatore dellatto richiesto, ma soltanto lobbligo dello stesso di trasmettere al Genio Civile lavvenuta violazione delle norme sismiche, ed in questa ricade anche labusivo inizio dei lavori in assenza degli atti progettuali regolarmente autorizzati dal Genio.
Pertanto, gli Ordini ritengono che lunica violazione alla norma di legge sembra essere nella richiesta del Genio Civile che, oltre a generare una ipertrofia burocratica di ostacolo alla snellezza ed efficienza della procedura, può configurarsi come vero abuso dufficio.
I professionisti casertani, dunque, chiedono limmediata revoca dellavviso e, in caso di mancato riscontro, annunciano che saranno poste in essere tutte le azioni conseguenti per tutelare la collettività e la categoria professionale.