Estorsioni, arresti contro clan dei casalesi. Coinvolto carabiniere

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio gip del Tribunale di Napoli, è stata eseguita dai carabinieri del nucleo investigativo di Caserta nei confronti di numerosi indagati, …

… a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, di estorsione, di porto illegale di armi, con l’aggravante di aver agito al fine di agevolare le attività dei clan deicasalesi – fazione Schiavone. Gli arresti sono frutto dell’indagine, coordinata dai magistrati della procura di Napoli – Direzione distrettuale antimafia. Dalle indagini, avviate sin dall’ottobre 2010, sono emersi numerosi episodi di estorsione agli imprenditori del posto, costretti a versare somme di denaro in occasione delle festività.

Nell’ambito delle indagini sono stati stabiliti i ruoli dei diversi indagati nella gestione delle attività estorsive a Casal di Principe, Aversa e Cancello Arnone, nel casertano, ed èstata accertata la disponibilità di armi e munizioni. Tra i vari episodi di estorsione è emerso quello di danni di un imprenditore, titolare di una grande rinvendita di materiale termoidraulico di Aversa, che inserito nel libro paga deiCasalesidoveva corrispondere tre rate annue, ciascuna di 5mila euro, in corrispondenza di natale, pasqua e ferragosto.

Tra le vittime di estorsioni i titolari di una farmacia veterinaria e di un bar in un distributore di carburanti. Al titolare di una sala scommesse, tra settembre e ottobre 2010, veniva imposta l’installazione di videopoker mentre a un imprenditore agricolo è stato rubato il mezzo per poi chiedergli una somma di denaro in cambio della restituzione. Alcune delle vittime sono indiziate di favoreggiamento personale per aver negato, nel corso delle indagini, di aver ricevuto richieste estorsive da affiliati al clan.

Fra le persone coinvolte nell’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Animafia di Napoli, vi è un sottufficiale dei carabinieri, ora in congedo, che all’epoca dei fatti prestava servizio alla sezione di Polizia Giudiziaria della Dda ed è accusato di favoreggiamento personale e falso per soppressione per aver nascosto un fascicolo processuale relativo a una gara per l’assegnazione del servizio di trasporto scolastico a Castel Volturno. C.C., 47 anni, attualmente in congedo, era in servizio nella polizia giudiziaria a disposizione dei magistrati antimafia. Il militare dell’Arma, però, non risulta coinvolto nelle attività del gruppo Schiavone dei casalesi. Gli episodi che lo riguardano sono emersi durante le indagini su alcuni soggetti vicini ai Casalesi, tra cui due degli arrestati, Giuseppe Massarini, 48 anni, e il 33enne Michele Iorio, entrambi di Afragola. In particolare, il carabiniere avrebbe favorito un incontro tra i due e un terzo indagato; i tre erano armati, circostanza di cui secondo l’accusa il militare sarebbe stato a conoscenza. Da quel momento il carabinieri è stato controllato dai suoi stessi colleghi di Caserta e dai magistrati, fino quando non ha fatto sparire gli importanti documenti dal fascicolo.

GLI ARRESTATI. Giovanni Agnifili, 38 anni, di Aversa; Salvatore Ianuario, 39, di Cancello ed Arnone; Antonio Ianuario, 35, di Cancello ed Arnone; Michele Iorio, 33, di Afragola (Napoli); Giuseppe Massarini, 48, di Afragola (Napoli); Benedetto Ricciardi, 23, di Casal di Principe; Biagio Santamaria, 34, di Cancello ed Arnone; Giovanni Sciorio, 42, di Cancello ed Arnone.

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