Il culto della Madonna di Montevergine a Carinaro

di Redazione

 CARINARO. Dal 13 al 21 aprile l’icona della Vergine di Montevergine sosterrà nella comunità aversana di San Lorenzo guidata dal parroco monsignor Ernesto Rascato, archivista diocesano e delegato della conferenza episcopale campana per i beni culturali.

Il giorno 16 alle ore 17 si terrà sempre nell’Abbazia di San Lorenzo, un convegno e una mostra storico-fotografica sulla “Presenza Benedettina Verginiana in Campania”. Interessa sicuramente anche il comune di Carinaro, vista la presenza di una cappella dedicata proprio alla Madonna di Montevergine, in via Fiume, ai confini con Aversa. Il luogo dove sorge la chiesa è nella giurisdizione parrocchiale di Carinaro.

Originariamente esisteva sul luogo una nicchia con l’immagine della Madonna di Montevergine voluta da alcune famiglie che annualmente si recavano in pellegrinaggio al Santuario della Madonna nei pressi di Avellino. La zona era alla periferia di Carinaro e nei dintorni c’era solo aperta campagna, con l’esistenza di appena due masserie, su una stradetta di terra battuta che congiungeva Carinaro con Aversa.

Verso il 1930 cominciarono a sorgere dei modesti edifici sul luogo e gli abitanti stessi attorno alla nicchia della Madonna vi costruirono una Cappella. Il motivo era di poter partecipare alla santa messa festiva con più facilità, trovandosi la parrocchia di Sant’Eufemia in Carinaro ad una certa distanza. Le spese della cappella furono saldate con le offerte dei fedeli e così la successiva manutenzione.

Quando il vescovo diocesano, monsignor Teutonico, come è descritto, negli atti pastorali, visitò nel gennaio del 1940 la Chiesa di Montevergine ormai ingrandita, ritenne opportuno farla funzionare nei giorni festivi, intuendo forse un’espansione abitativa della zona, trovando la chiesa staticamente in buone condizioni, tanto più che l’anno precedente era stato sistemato il nuovo pavimento.

Con l’arrivo nel 1953 di monsignor Morra a Carinaro, lachiesa fu prima sistemata e poi ristrutturata radicalmente sia all’interno che all’esternoprima di lasciare la parrocchia di Sant’Eufemia nel 1989. Tuttora la Chiesa è aperta al pubblico nei giorni festivi e nei mesi di Maggio e Giugno officiandovi il parroco di Carinaro.

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