De Magistris visita terreno confiscato a Chiaiano: “Fatto rivoluzionario”

di Redazione

 NAPOLI. ”Questo terreno apparteneva ad una famiglia di camorristi molto potente, affiliata anche a cosa nostra. Oggi stare qui, su questo bene appartenuto ad un clan e restituito ai cittadini, è un fatto rivoluzionario.

Qui vicino c’era una discarica, quella di Chiaiano, contro cui la battaglia è stata solo provvisoriamente vinta. Dico provvisoriamente perché, quasi due anni fa, il governo e lo stato volevano realizzare una mega discarica da 2 milioni di tonnellate di rifiuti che doveva insistere su Chiaiano, Mugnano, Marano e Quarto. Allora ho detto: finché sarò sindaco, questo progetto non farà un centimetro in più delle vostre bocche”.

Lo dice il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che mercoledì, insieme agli assessori Palmieri e Clemente, ha visitato il Fondo rustico Selva Lacandona intitolato ad Amato Lamberti. Un terreno a Chiaiano, confiscato e ora affidato all’associazione Resistenza anti-camorrache, mercoledì mattina, ha organizzato una visita al fondo insieme ai ragazzi impegnati dalla cooperativa Don Peppe Diana, agli studenti dell’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione ”Alberini” di Treviso e l’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione Vittorio Veneto di Scampia.

”La battaglia, però, – ha aggiunto il sindaco – la devono compiere soprattutto i cittadini: i sindaci passano, le comunità resistenti no. Questa iniziativa ha un importante aspetto economico oltre che sociale, perché dimostra che si possono produrre beni ed economia dal basso, se il territorio viene difeso e preservato, invece che consumato e sfruttato, come pensano quanti vogliono aprire le discariche. Questoè un altro modello di sviluppo rispetto al consumismo e al capitalismo, attualmente in crisi. Questoè un modello rivoluzionario: la difesa e la riappropriazione della terra, che viene sottratta allacamorrae riconsegnata ai cittadini che producono economia dal basso, producono beni attraverso anche la creazione di orti sociali”.

”E’ importante – ha concluso De Magistris – che i ragazzi che oggi sono qui – alcuni vengono da Treviso mentre altri sono di Scampia – diffondano ciò che hanno visto affinché nascano tante altre esperienze di riappropriazione della terra e di spazio pubblico da parte dei cittadini”.

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