Attentato a Palazzo Chigi: Francesco Negri è fuori pericolo

di Emma Zampella

 NAPOLI. È originario di Torre Annunziata il carabiniere Francesco Negri, di 29 anni, colpito nell’attentato a Palazzo Chigi: non è in pericolo di vita.

Francesco Negri era con il suo collega Giueseppe Giangrande, nella Piazza antistante Palazzo Chigi, quando Luigi Preiti ha aperto il fuoco contro le forze dell’ordine. I sette colpi spariti hanno colpito appunti i due agenti.

Le condizioni più critiche sarebbero quelle del brigadiere Giangrande che avrebbe una lesione alla colonna vertebrale. Il primo bollettino medico per l’agente parla di una “importante lesione alla colonna vertebrale cervicale” dovuta al proiettile entrato nel collo. I medici sono riusciti ad estrarlo, ma nel frattempo il proiettile aveva già provocato la lesione. “È importante – dice uno dei medici dell’Umberto I – e la prognosi rimane riservata. Al suo arrivo, intorno alle 12.03, Giangrande era cosciente, ma non ricordava nulla di quello che era successo. Il foro d’entrata del proiettile è stato localizzato nella regione laterale del collo a sinistra. Il proiettile è stato estratto e c’è una lesione alla colonna vertebrale a livello cervicale. Sono in corso accertamenti”, ha detto il direttore del Dea dell’Umberto 1, Claudio Modini. Giangrande non presenta altre lesioni oltre al colpo di arma da fuoco.

Giangrande vive a Prato, è vedovo da due mesi e ha una figlia di 23 anni. E’ di origini siciliane. Assieme a lui è stato ferito il carabiniere scelto Francesco Negri, di 29 anni. Sia il brigadiere sia l’appuntato sono effettivi al Battaglione Toscana. Una delle due vittime si trovava in strada, tra piazza Colonna e piazza di Montecitorio, mentre l’altro era vicino all’altana che fa da guardia tra le due piazze. Il brigadiere Giuseppe Giangrande è ricoverato in prognosi riservata per una ferita al collo, mentre il carabiniere scelto Negri è ferito gravemente alla gamba e non è in pericolo di vita. “Una frattura – riferiscono fonti sanitarie dell’ospedale San Giovanni – che i medici stanno sistemando”.

Negri ha 30 anni, è celibe ed è originario di Torre Annunziata. “Sto correndo a Roma da mio figlio”, ha detto la madre di Negri, dopo aver saputo dell’aggressione. In ospedale è arrivata anche la compagna di Negri. “E’ un ragazzo forte”, ha detto il direttore sanitario Gerardo Corea parlando con i giornalisti. “Quando l’hanno portato in ospedale si preoccupava delle condizioni del collega, non delle sue. Chiedeva solo notizie dell’altro militare ferito questo è un vero carabiniere”.

Nel corso della sparatoria è stata ferita anche una donna, colpita non da un proiettile, ma da una scheggi impazzita. In stato interessante, la passante non sarebbe in pericolo di vita: si trovava in piazza insieme al marito e all’altro figlio. Durante gli spari i tre sono caduti in terra ferendosi lievemente. In quello stesso ospedale, il San Giovanni, è ricoverato anche Luigi Preiti, autore del gesto disperato, le cui condizioni sono stabili. Dietro la sua intenzione di colpire gli uomini del Governo, come ha confessato agli inquirenti che lo hanno interrogato nel primo pomeriggio di domenica, ci sarebbero seri problemi di gioco.

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