Rifiuti, Pizzi: “Carenze nel controllo e nella repressione”

di Livia Fattore

 AVERSA. “Il controllo giornaliero che in dovere compio per la cittàmi convince che abbiamo avuto una regressione nel servizio di ramazza e non è diminuita la quantità di rifiuti abbandonati, con la nascita di tante microdiscariche, con carenze nel controllo e nella repressione”.

A parlare non un esponente della, quasi inesistente, opposizione ma l’assessore all’igiene urbana, il pidiellino Massimo Pizzi. “Tali mancanze – continua quest’ultimo – m’inducono a preoccupazioni consequenziali sulla percentuale di raccolta differenziata e sulla qualità del servizio. Già varie volte ho spronato il dirigente ad esprimersi sull’ottimizzazione del calendario di raccolta domestico, richiesto già dal mese di settembre scorso dalla Senesi, oltre alla convinzione di una maggiore forza lavoro da dedicare alla ramazza: è questo il momento giusto per cercare di dare un passo diverso e rispondere ai sacrifici dei cittadini aversani. Aversa è una città che non può accontentarsi del 50% raggiunto in rapporto a mezzi, potenzialità e risorse impiegate”.

Parole e considerazioni dure quelle di Pizzi che compie una riflessione anche sul nucleo ecologico di polizia municipale che tanto bene aveva funzionato sino a qualche settimana fa.“Con la squadra ambiente, in modo giornaliero, – ha continuato l’assessore – vivo la gestione e le difficoltà che hanno nel controllo del territorio. Ora si ritrovano per tre volte a settimana a svolgere l’importante servizio intercomunale dei roghi, per tre si dedicano alla movida, un giornoè dedicato al loro meritato riposo, ne consegue la scarsa attenzione che per ora possono dedicare alla nostra città sotto l’aspetto rifiuti. Questa riflessione mi spinge alla considerazione che questa squadra va potenziata in rapporto agli impegni maggiorativi, come già sin da febbraio anticipavo al comandante”.

Preoccupazioni che Pizzi ha trasfuso in una nota inviata a quest’ultimo, al sindaco Giuseppe Sagliocco, al dirigente Giuseppe Nerone e al capogruppo Pdl Mario Tozzi. Dopo aver ricordato che “il nucleo ecologico svolge un ruolo sia di controllo ambientale del territorio sia di monitoraggio sulle attività della Senesi”, riconferma una richiesta avanzata sin da settembre 2012: il potenziamento del nucleo ecologico con turni settimanali dal lunedì alla domenica, con la costituzione di due squadre, in rapporto alla vasta estensione territoriale, al numero di utenze esistenti, al continuo sversamento irregolare perpetrato durante l’arco dell’intera giornata e al controllo della corretta modalità di separazione dei rifiuti dei cittadini, anche perché lo smaltimento e la bonifica dei rifiuti comporta un grande impegno economico che si ripercuote sulla Tarsu.

Pizzi pone l’accento sul fatto il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti è concentrato nel fine settimana, da qui la necessità di ampliare il servizio anche al sabato e alla domenica. Intanto, le strade cittadine, non solo quelle periferiche, come avvenuto sino ad ora, ma anche quelle centrali, in queste ultime settimane fanno registrare depositi di sacchetti a go-go, senza che via sia un effettivo controllo. Fenomeno che potrebbe spiegarsi anche con l’andata in pensione del responsabile storico del nucleo ecologico, il tenente Salvatore Tinto.

Il problema reale, però, è un altro: l’esiguo numero di agenti di polizia municipale. Oramai, in una città di circa 55mila abitanti, i caschi bianchi aversani sono prossimi alle settanta unità divisi su tre turni per quattro giorni e quattro turni nei tre giorni della movida, quando assicurano la presenza in strada sino alle 2,30, senza contare quelli presenti nelle squadre intercomunali per vigilare contro lo sversamento di rifiuti nelle zone a confine.

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