“Moscati”, è ancora emergenza personale

di Antonio Arduino

 AVERSA. Chi si aspettava che l’incontro avuto dai vertici del presidio ospedaliero cittadino e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dell’ospedale “Moscati” con il Prefetto, …

… richiesto a fine marzo per affrontare e risolvere nell’immediato la situazione di emergenza del nosocomio, creata dalla cronica mancanza di personale medico e paramedico, è rimasto deluso. L’impegno ottenuto dal Prefetto è stato quello di dare vita ad un tavolo di lavoro in Regione per valutare se e come potrebbe essere possibile reperire del personale da adibire almeno al servizio di pronto soccorso. Ma il se e il come sembrano parole di circostanza dal momento che la necessità regionale di ridurre la spesa sanitaria ha, fino ad oggi, bloccato ogni forma di assunzione.

Cosicché si pretende, è questo il termine da usare, di far funzionare un pronto soccorso, ma anche un intero ospedale perché il problema non è solo nel pronto soccorso, che ha un carico di richieste di assistenza pari a quello del Cardarelli con metà del personale in organico. Perché, limitandoci al solo pronto soccorso, dei 21 sanitari presenti nell’organico originale oggi, per pensionamenti e trasferimenti, ne sono in servizio soltanto 12, in compenso il carico di lavoro è in costante crescita.

Di conseguenza, succede che il personale residuo non possa ammalarsi neppure per un solo giorno senza creare scompiglio nell’intero presidio, dal momento che la direzione sanitaria deve utilizzare il sistema di svestire un reparto per vestirne un altro, in pratica deve tirare una coperta sempre più corta per garantire assistenza almeno chi raggiunge il nosocomio in condizioni di emergenza e basta fermarsi qualche ora nel pronto soccorso per rendersi conto di quanto siano numerose le emergenze vere, quelle etichettate con il codice rosso, che richiedono interventi assistenziali immediate.

Una situazione di estrema precarietà routinaria, come dimostra il dato di fatto che da sabato la direzione sanitaria dovrà fare i salti mortali per coprire i turni avendo esaurito la disponibilità normale del personale in servizio. Ancora una volta sarà necessario tirare la coperta da un lato.

Naturalmente come fatto fino ad oggi, la direzione sanitaria, con la collaborazione di tutto il personale, farà l’ennesimo miracolo e il servizio di pronto soccorso sarà assicurato ma, senza una dotazione di organico fissa, fino a quando sarà possibile continuare?

Intanto, giovedì mattina il nosocomio riceverà in visita pastorale il vescovo della Diocesi di Aversa, Angelo Spinillo, che dopo essere stato accolto alle ore 10.45 dai vertici del presidio farà visita ai ricoverati nei reparti portando il conforto della parola di Cristo.

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