Lettieri: “Aversa spende troppo in cultura? Si, troppo poco!”

di Redazione

 AVERSA. Caro Direttore, in merito alla notizia apparsa sul tuo importante sito web di notizie, dal titolo “Cultura, Aversa in controtendenza: spesi 850mila euro in 5 anni”, fornita dall’amministrazione comunale attraverso un comunicato stampa, da operatore culturale, permettimi di far alcune considerazioni.

In primis, sarebbe stato consono sapere a quanto ammonta il bilancio del Comune di Aversa. Infatti, per sommi capi, il bilancio di spesa corrente, se non ricordo male, (quindi escludendo le spese per investimenti) ogni anno si attesta mediamente intorno ai 28 milioni di euro.

Quindi, se la matematica non è un opinione, la somma di 850mila euro investiti in cinque annualità, significano una spesa per la cultura di 170mila euro per anno, il che equivale a circa lo 0,6% che il Comune normanno ha investito in tale settore, che io, e le tantissime associazioni operanti sul territorio reputiamo essenziale e vitale per lo sviluppo migliore della nostra città. Una cifra ben al disotto della già vergognosa media italiana.

Dunque, chi ha inviato quello articolo, oltre a non mettere la faccia, credo abbia anche fatto qualche macroscopico errore di matematica. Va detto, che il sottoscritto, non ha neanche compreso il fine di tale articolo. Infatti appare dallo stesso come se spendere soldi per la cultura sia quasi un reato. Posso poi tranquillamente affermare, che quest’anno siano stati spesi molti meno soldi al già magro bilancio del passato.

E ciò cosa ha prodotto? Che l’Estate ad Aversa 2013 è stata quasi del tutto cancellata. Il Natale ad Aversa, che con la precedente Amministrazione aveva portato momenti di grande spettacolo, basti citare che durante l’Amministrazione Ciaramella, ad Aversa si sono esibite, personalità come il premio Oscar Luis Bacalov, il più importante flautista del mondo (che in Italia solo alla Scala aveva tenuto qualche concerto), il baronetto di Inghilterra Sir James Galway (che fu capace di “trascinare” nel duomo circa duemila persone provenienti da tutta Italia), ed ancora i Neri per Caso, i Cugini di Campagna, Ron, e tantissimi altri, si è ridotto ad una serie di “seratine”.

Durante la sindacatura precedente sono nate manifestazioni come il Premio Bianca d’Aponte, che credo sia tra i principali premi nazionali per giovani cantautrici, portato avanti con grande impegno e sacrificio da Gaetano d’Aponte e alcuni suoi collaboratori e che riesce grazie a loro ad avere una continuità anche in periodi bui come quelli che stiamo vivendo.

Per volontà dell’Amministrazione Ciaramella, nacque il premio Internazionale Domenico Cimarosa, che tra i premiati ha visto personaggi del calibro dell’attore e regista Paolo Rossi, di Ugo Gregoretti, di Sandro De Palma solo per citarne alcuni, e che purtroppo quest’anno, vista la quasi eliminazione del contributo comunale è stato ridotto ad una piccola anteprima, e quindi in sostanza depennato.

Si è sviluppato l’International Flute Competition “D.Cimarosa”, che nato nel 1999, con pochi concorrenti, oggi attira circa un centinaio di flautisti provenienti da tutto il mondo (52 nazioni presenti!) che a suon di note si “sfidano” nel nome di Cimarosa. Ed ancora manifestazioni come A Spasso con la Storia, o Aversa Città d’Arte, che pur godendo nelle passate edizioni del patrocinio Fai e pur essendo stata una manifestazione che è riuscita con la collaborazione di alcune associazioni a salvare, tanto per dirne una, l’atto di battesimo di Domenico Cimarosa, è stata anche questa, causa mancato investimento dell’Amministrazione in carica, depennata dall’agenda cittadina, così come almeno credo sia scomparsa anche l’interessante manifestazione Maggio in Rosa (di cui ho letto qualche piccola polemica mediatica) che sicuramente lo scorso anno portò beneficio al settore commerciale.

E vogliamo ricordare lo scorso anno lo spettacolo stupendo che si tenne a Sant’Antonio, dal titolo Vergine Madre, (una lettura elaborata di Dante) che ricevette apprezzamenti unanimi? L’elenco sarebbe troppo lungo, ed ho già esagerato nel carpire l’attenzione del lettore. E poi non dimentichiamo quanti contributi sono stati tagliati alle tante associazioni presenti sul territorio.

Il risultato qual è stato? Semplice, un secondo semestre del 2012 senza o quasi cultura, ed un 2013 che non si preannuncia, visto che il buongiorno si vede dal mattino, di certo migliore. Per fortuna in città ci sono tante associazioni culturali, capaci e tenaci, che continuano, con mille difficoltà in più ad operare. Sarei anche curioso a questo punto di sapere il budget di spesa che l’attuale Amministrazione ha fornito nel capitolo cultura destinato all’assessore Virgilio, la quale, per ricordarlo ai più distratti e sempre se non ricordo male, non firmò nemmeno la delibera dell’Estate ad Aversa 2012.

Vale poi la pena ricordare che Aversa è una città, dati certificati Istat, di circa 52.000 abitanti, anche se tutti siamo consapevoli che la popolazione aversana superi di gran lunga questa cifra. E va poi presa in considerazione anche la cosiddetta movida aversana, saltata in questi giorni per un fatto gravissimo e disdicevole, persino agli onori della cronaca nazionale, che porta in città oltre ventimila ragazzi la sera. Cifra che quasi si bissa anche di giorno per la presenza di tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, facoltà universitarie comprese.

Da ciò facilmente si comprende che ad Aversa mediamente in una giornata trascorrono la loro vita oltre ottantamila persone. Ed una città di tanti abitanti che investe 170.000 euro all’anno investe davvero troppo poco! Se poi analizziamo il periodo giugno 2012- aprile 2013, l’investimento è più che dimezzato! E per questo vogliamo stare allegri?

Invito, se il direttore di Pupia.tv mi consente, anche i presidenti di altre associazioni a dire la loro! Io resto convinto che siamo lontani dai tempi, e non solo cronologicamente, in cui il vescovo di Salerno, Alfano, uomo dotto e filosofo illuminato, parlando di Aversa, la paragonava ad una novella Atene. Però che qualcuno oggi tenda a farla diventare una novella Mompracem, non so agli altri, ma a me dà enormemente fastidio. La Cultura è linfa vitale per lo sviluppo della comunità. Solo i rozzi, tra cui quelli che commettono “orrori” di matematica, non possono comprenderla e quindi sostenerla!

Giuseppe Lettieri, giornalista – direttore “Nero su Bianco”

Nota di redazione: caro direttore, collegae amico Peppe Lettieri, come vedi abbiamo dato spazio alle tue considerazioni e siamo disponibili a pubblicare tutte quelle di chi vuole dire la sua sulla tematica. Buon lavoro! (A.T.)

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