Papa Francesco, le opinioni dei sacerdoti trentolesi

di Redazione

Papa FrancescoTRENTOLA DUCENTA. Padre Pasquale Simone, rettore del Pontificio Istituto Missioni Esteri, don Armando Broccoletti, direttore diocesano della Caritas e parroco a Frattamaggiore, da sempre residente a Trentola, don Luciano Di Caprio, parroco della parrocchia di San Giorgio Martire.

Tre guide pastorali che da sempre comunicano con l’esempio la Parola del Vangelo, una missione, che Dio gli ha affidato nella Chiesa, strumento fatto di persone. Rispondono ad alcune domande sul nuovo Papa. Papa Francesco. Il nuovo che avanza, che porta novità di stile di vita e di programma, un Papa di origine italiana che a Buenos Aires viveva in un semplice appartamento, viaggiava sui mezzi pubblici. Un Papa che ha scelto di essere povero come i poveri, spoglio, ed essenziale, niente mozzetta e croce di ferro,niente mantellina di raso rossa bordata di ermellino,tutto ciò degno del nome Francesco, che rinunciò persino all’ordinazione sacerdotale, preferendo l’umiltà di un frate.

Un Papa straniero se lo aspettava? Padre Simone: ‘Era giusto e giunto il momento, un Papa ne tradizionalista ne progressista’. Don Armando Broccoletti: ‘Si, ho pregato tanto, viene dal continente della speranza, quel mondo che nonostante le difficoltà della storia e degli uomini non ha mai perso il senso del divino’. Don Luciano Di Caprio: ‘Si, un messaggio evangelico, sono convinto che il mondo episcopale trarrà giovamento da questo Papa’.

Come ha accolto la notizia che ha assunto il nome di Francesco, sarà davvero il paladino dei poveri? Degli ultimi? Padre Simone: ‘Ha già fatto l’esperienza con la gente e tra la gente, ha lasciato da tempo il palazzo per vivere tra la gente. Sarà il Papa di chi ha bisogno. La chiesa ha goduto di privilegio, ora quel tempo è finito’. Don Armando: ‘Sin dai primi istanti si è compresa la sua semplicità e straordinarietà, doti del frate poverello, non ne ha scelto solo il nome, ma lo stile di vita’. Don Luciano: ‘L’evangelizzazione suppone zelo apostolico, bisogna uscire, andare verso chi ha bisogno, ad annunciare il Vangelo nelle periferie sino ai confini del mondo’.

Quali le priorità del nuovo papato, sul nostro territorio? Padre Simone: ‘Il nostro amato vescovo è vice presidente della Cei, ci investirà dei primi dei primi cambiamenti, il nostro è un territorio, dove le emergenze sovrastano ogni possibilità di intervento, dal lavoro, alla delinquenza, saremo annunciatori instancabili del Vangelo, condannando con fermezza ogni forma violenza e prepotenza’. Don Armando: ‘Priorità all’evangelizzazione pastorale, agli ultimi, tutti e tutto incentrato sull’annuncio del Vangelo’. Don Luciano: ‘La collaborazione e lo spirito di fraternità, ad iniziare dalla famiglia nucleo fondamentale per il rilancio dei valori su cui si regge la civile convivenza’.

Fin qui le affermazioni dei tre pastori, folgorati come tutti, dall’annuncio e alle parole del nuovo Papa. Sulle orme di Francesco, le amate guide della comunità cristiana cittadina proseguono con rinnovato entusiasmo, pregando e invitando a pregare per la testimonianza apostolica e comunicarla con l’esempio.

di Franco Musto

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