Di Matteo non convoca il Consiglio: la maggioranza insorge

di Antonio Taglialatela

 TEVEROLA. Dopo le dimissioni di Stefania Tortale da presidente del Consiglio e l’assegnazione provvisoria della carica a Dario Di Matteo, consigliere di opposizione, è scontro sulla convocazione dell’Assise.

Rispetto al solito “refrain” che avviene in seno ai Consigli comunali, dove è l’opposizione che chiede disperatamente la convocazione delle assemblee civiche e taccia di scarsa democraticità la coalizione di governo, a Teverola, paradossalmente, avviene esattamente l’opposto.

E’ la maggioranza, infatti, a chiedere in questo caso la convocazione, entro il 1 aprile, del Consiglio comunale, attraverso una lettera indirizzata a Di Matteo, a firma del sindaco Biagio Lusini e della sua coalizione, chiedendo di inserire all’ordine del giorno i seguenti punti: nomina del nuovo presidente del Consiglio comunale dopo le dimissioni di Stefania Tortale; provvedimenti su commissioni elettorale e di controllo e garanzia; approvazione dei regolamenti di economato, di rimozione coatta dei veicoli e dei controlli interni; l’integrazione del regolamento di contabilità con il controllo sugli equilibri finanziari; il riconoscimento di un debito fuori bilancio a favore di una concessionaria di autoveicoli.

Ma, stando a quanto riferiscono dalla maggioranza, Di Matteo non avrebbe ancora risposto. “Lo scorso sei marzo – fanno sapere dal gruppo Lusini – i capigruppo si sono riuniti con Di Matteo per programmare la prossima seduta consiliare, concordandola per il 14 marzo, alle ore 19, come tra l’altro riportato in un verbale firmato dagli stessi capigruppo e dallo stesso presidente facente funzioni. Da quel momento, però, la seduta non è stata più convocata. L’atteggiamento di Di Matteo – sottolineano dalla maggioranza – sta privando la comunità di partecipazione alla vita democratica”.

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