TEVEROLA. Quanto accaduto il 18 marzo nella casa comunale è segno del delirio e della falsificazione più assoluta.
Lo afferma il consigliere comunale di opposizione Biagio Pezzella, che riferisce come abbia preso visione di un documento relativo ad una fantomatica convocazione di Consiglio comunale, ricomposto col nastro adesivo, probabilmente recuperato dalla spazzatura.
Ho chiesto racconta Pezzella al presidente del consiglio comunale facente funzioni, Dario Di Matteo, se avesse mai protocollato il documento in oggetto, e lo stesso confermava di non aver mai protocollato quel falso documento e confermava di averlo strappato e gettato tra i rifiuti. Quindi, se ne deduce che qualcuno abbia prelevato dalla monnezza un documento distrutto, ricomponendolo alla meno peggio e portandolo allufficio protocollo dellente.
In uno Stato fatto di gente che rispetta leggi e regole, sarebbe un falso in atto pubblico. sostiene Pezzella Dire assurdo, sarebbe poco, un avvenimento che denota il modus operandi fuorilegge di certi loschi personaggi. Ci auguriamo tutti che si faccia presto luce su questo e tanti altri avvenimenti oscuri, ancora senza risposta avvenuti nella casa comunale delle streghe.
Oramai conclude lesponente dellopposizione la trasparenza e la legalità sono argomenti cancellati dal vocabolario di questamministrazione, si resta ancora in attesa di avere delle risposte scritte alle interrogazioni presentate nellultimo consiglio comunale, in particolare ai fatti gravi accaduti nel cimitero comunale. Dove le mancate risposte fanno calare ombre e sospetti sullo scempio continuo che si è verificato ultimamente.